Repubblica Democratica del Congo: sete di acqua potabile, ong all'opera
Tante popolazioni africane continuano a non avere accesso all’acqua potabile, con
conseguenze purtroppo drammatiche. Nella Repubblica Democratica del Congo, l’organizzazione
non governativa “Progetto Marco” mira a rendere autonomi alcuni villaggi scavando
pozzi d’acqua. Maria Cristina Montagnaro ha intervistato Salvatore Spinosa,
presidente di questa Ong:
R. – Sono tre
anni che siamo in Congo, abbiamo fatto all’incirca 40 pozzi e un centro medico. Stiamo
andando avanti su questa strada. Lavoriamo per l’acqua, l’assistenza sanitaria, ma
adesso sta per partire un progetto molto ambizioso, lo abbiamo intitolato “Progetto
agricolo”. Vogliamo coinvolgere migliaia di famiglie e dare loro la possibilità di
produrre ogni giorno quello di cui hanno bisogno, così come chiedono.
D. –
Grazie all’acqua potabile si può sviluppare l’agricoltura locale…
R. – Le emergenze
del popolo africano, dei nostri fratelli, sono tante, però la priorità delle priorità,
in virtù delle nostre esperienze ormai decennali, è l’acqua. L’acqua è la madre di
tutte le emergenze. Fino ad adesso come associazione nei vari Paesi - Congo, Camerun,
Ghana, Malawi – abbiamo già costruito 250 pozzi e abbiamo visto che laddove l’acqua
è pulita non c’è più il colera, non c’è più dissenteria e quindi partiamo da questo.
Noi vogliamo far sì che attraverso la scolarizzazione, attraverso l’artigianato, sia
possibile donare a questa gente l’autonomia.
D. – Per quanto riguarda i bambini,
malattie che ormai sono state debellate da anni, invece in Africa, in questi Paesi,
sono molto pericolose. Che cosa fate nello specifico?
R. – Noi innanzi tutto
siamo partiti con un altro piccolo progetto per circa tremila persone. Abbiamo creato
un piccolo centro medico per dare la possibilità alle mamme di partorire su un letto,
non più per terra. Devo dire che dai nostri risultati emerge che la mortalità infantile
è decisamente scomparsa dove c’è il nostro centro medico, cioè nel sud-ovest della
Repubblica Democratica del Congo. Tengo a sottolineare che tutto ciò che dico è documentato
con video sul nostro sito www.progettomarco.it. Chi avesse voglia, chi volesse approfondire,
non può far altro che cliccare sul nostro sito. Si vede anche il centro medico. Quest’anno,
attraverso i nostri volontari oculisti, è stato possibile effettuare una visita oculistica
a circa tremila persone e dopo un mese abbiamo spedito a 200 di queste persone gli
occhiali da vista di cui avevano bisogno.
D. – Quando partirà di nuovo?
R.
– Abbiamo il primo viaggio a fine febbraio, inizio marzo, per avviare il progetto
agricolo. A maggio andremo in Malawi e ritorneremo in Congo con altri medici che ci
daranno una mano in questo centro medico. Ma fondamentalmente le priorità sono l’acqua
e la scuola.