2014-02-15 10:57:48

Giornata dei Musei ecclesiastici in Italia: aprono le porte gratuitamente più di 200 strutture


In Italia si celebra la seconda Giornata dei Musei ecclesiastici. Al suo debutto, lo scorso marzo, la Giornata ha fatto registrare, ovunque, presenze prima mai viste. Facendo scoprire a migliaia di persone la ricchezza e l’interesse degli oltre mille Musei “ecclesiastici”, ovvero Musei Diocesani, di Cattedrali, Chiese, Confraternite disseminati lungo l’intera Penisola, da nord a sud, isole comprese; un immenso patrimonio che ai più è del tutto ignoto, scarsamente segnalato dalle guide turistiche delle città. La giornata ha avuto il merito di cominciare a far riemergere quelli che apparivano come i “Musei cancellati”, nonostante siano regolarmente aperti al pubblico, siano davvero tanti (più di mille), ricchissimi per patrimonio e per attività e siano ospitati in luoghi e monumenti tra i più belli delle città italiane. L’Amei - Associazione Musei Ecclesiastici Italiani - sulla scorta della più che positiva esperienza dello scorso anno, ha deciso di rinnovare anche quest’anno la Giornata dei Musei Ecclesiastici, scegliendo come data il 15-16 febbraio, nella ricorrenza del Beato Angelico che l’Associazione ha assunto come simbolo tutelare e che è il patrono degli artisti. Così, i più di 200 Musei Ecclesiastici aderenti all’Associazione (senza per altro escludere dall’iniziativa i Musei non ancora iscritti) aprono in questi due giorni gratuitamente le porte, proponendo, accanto al godimento delle loro diversissime collezioni, visite guidate, attività, incontri, musica. I Musei aderenti e le iniziative proposte da ciascuno di essi iniziative si possono trovare sul sito dell’Associazione: www.amei.biz. “Le Giornate dei Musei Ecclesiastici – ricorda mons. Giancarlo Santi, presidente dell’Amei - sono una delle tante iniziative messe in cantiere per far emergere la forza in parte ancora nascosta della realtà museale ecclesiastica italiana. L’obiettivo è di far conoscere questo capillare sistema museale, non inferiore né per presenza né per contenuto a quello dei musei di gestione statale o di enti locali. Una strategia di emersione cui ci invitano anche le ricorrenze – che vorremmo ricordare – dei 450 anni del Concilio di Trento, Concilio che ha consegnato all’arte e agli artisti una fondamentale missione di comunicazione del messaggio evangelico, e dei 50 anni dal Concilio Ecumenico Vaticano II con la riflessione quanto mai attuale sulla funzione assegnabile alla produzione artistica sacra, a partire da quanto emerso nell’ambito del Concilio stesso”.







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