Venezuela: la Chiesa chiede al governo di ascoltare la voce della gente
"Non possiamo avere un governo che non ascolta la sua gente" ha affermato il presidente
della Conferenza episcopale del Venezuela, l’arcivescovo di Cumaná, mons. Diego Rafael
Padrón Sánchez, in merito all'uccisione di tre giovani nel corso delle recenti manifestazioni
di protesta contro il governo del Presidente Nicolás Maduro. Oltre a Juan Montoya,
dirigente di un 'colectivo' (gruppo pro-governativo), sono morti due studenti che
partecipavano alla protesta: Alejandro Dacosta e Neyder Arellano Sierra. Tutti sono
stati feriti a morte da colpi di arma da fuoco. Nella nota inviata all’agenzia Fides
da Union Radio, mons. Padrón Sánchez, che ha difeso la marcia dei giovani perché legittima
e pacifica, ha denunciato l'esistenza di "piccoli gruppi violenti che occorre individuare,
disarmare e arrestare". Mercoledì scorso i venezuelani si erano riuniti in diverse
zone della capitale, Caracas, per celebrare il 200° anniversario della "Battaglia
della Vittoria", evento storico che ricorda la guerra di indipendenza del Paese. Lo
stesso giorno è stata celebrata anche la "Giornata della Gioventù", per rendere omaggio
ai giovani che sono morti durante il conflitto. La celebrazione è però diventata l’occasione
per una protesta generale in difesa dei diritti umani, accusando il presidente Maduro
di reprimere le dimostrazioni contro il governo. I manifestanti criticavano l'uso
delle armi da fuoco da parte della polizia per controllare le manifestazioni e il
ricorso alla legge anti-terrorismo per fermare gli attivisti, violando il diritto
costituzionale alle proteste pacifiche. In merito a questi eventi, il presidente della
Conferenza episcopale venezuelana, ha affermato: "è il momento opportuno per tutti
i venezuelani di riflettere e mobilitarsi a favore della pace. Il dialogo è una chiave
che apre le porte, che abbassa le tensioni e consente di trovare accordi e consensi
tra tutti, che certamente ci sono". Non seguire questa strada, ha proseguito l'arcivescovo,
“significa approfondire la polarizzazione”, perciò ha chiesto al Presidente di "dare
ascolto al popolo che protesta". (R.P.)