2014-02-14 13:08:23

Il Papa ai vescovi cechi: sostegno ai laici e trasparenza nella gestione economica


Una Chiesa proiettata con il Vangelo verso le periferie e oculata e trasparente nella sua gestione interna. Sono due dei principali impegni affidati da Papa Francesco ai vescovi cella Repubblica Ceca, ricevuti in visita ad Limina nel giorno della festa liturgica dei Santi Cirillo e Metodio, evangelizzatore dei popoli slavi. Dal Papa, anche un forte impulso alla promozione dei laici nella vita ecclesiale e sociale. Il servizio di Alessandro De Carolis:RealAudioMP3

“Periferie” che vuol dire ovunque, perché periferia per Papa Francesco è ovunque Cristo non sia conosciuto, sia osteggiato, considerato con indifferenza. Per questo, dal punto di vista dello slancio missionario, il discorso consegnato ai presuli cechi include, e non potrebbe essere altrimenti, tutti i settori della vita sociale. Ai pastori che oggi curano un gregge non troppo tempo fa oppresso dai totalitarismi, il Papa chiede “impegno per l’educazione religiosa” e una “presenza qualificata nel mondo della scuola”, perché oggi a soffocare, afferma, sono “secolarismo” e “relativismo”. Un impegno che riguarda certamente il clero, ma l’appello di Papa Francesco abbraccia in particolare i laici. “Non può mancare da parte vostra – dice rivolto ai vescovi – un’apertura vigile e coraggiosa agli impulsi nuovi dello Spirito Santo, che distribuisce i suoi carismi e rende disponibili i fedeli laici ad assumere responsabilità e ministeri, utili al rinnovamento e alla crescita della Chiesa”. Ognuno “nel proprio ruolo – soggiunge il Papa – è chiamato a dare un generoso apporto affinché la Buona Novella sia annunciata in ogni ambiente, anche quello più ostile o lontano dalla Chiesa; affinché l’annuncio possa raggiungere le periferie, le diverse categorie di persone, specialmente i più deboli e i più poveri di speranza”, come gli anziani e i malati. Attenzione ai laici vuol dire quindi anche attenta “pastorale familiare” e significa “presenza dei cattolici nella vita pubblica” e “anche nei mezzi di comunicazione”. “Dipende anche da loro – sostiene il Papa – il far sì che si possa sempre sentire una voce di verità sui problemi del momento e si possa percepire la Chiesa come alleata dell’uomo, al servizio della sua dignità”.

Lo sguardo di Papa Francesco si sposta poi all’interno della Chiesa. Le comunità cristiane, esorta, “siano sempre luoghi di accoglienza, di confronto aperto e pacato; siano operatrici di riconciliazione e di pace, stimolo per l’intera società nel perseguimento del bene comune e nell’attenzione verso i più bisognosi; siano operatrici della cultura dell’incontro”. E accanto alla promozione di una “capillare pastorale vocazione”, e a una vicinanza ai propri sacerdoti che sia paterna e affettuosa, Papa Francesco conclude con un’osservazione tanto pratica quanto in linea con la sua volontà di rinnovamento interno delle strutture ecclesiali. “Nel campo economico – indica – è necessario sviluppare un sistema il quale, tenendo conto che i mezzi materiali sono destinati esclusivamente alla missione spirituale della Chiesa, garantisca ad ogni realtà ecclesiale il necessario e la libertà per l’attività pastorale. Occorre vigilare attentamente – conclude Papa Francesco – affinché i beni ecclesiastici siano amministrati con oculatezza e trasparenza, siano tutelati e preservati, anche con l’aiuto di laici fidati e competenti”.







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