2014-02-14 14:32:00

Coree. Conclusi i colloqui: via libera alle ricongiunzioni familiari


Il doppio incontro di questo venerdì che seguiva quelli di mercoledì di una tornata organizzata all’ultimo momento su iniziativa della Corea del Nord e senza nemmeno un programma definito ha portato alla conferma della prevista ricongiunzione a fine mese di famiglie divise dal conflitto coreano. Una decisione non scontata, data l’opposizione del Nord a un evento organizzato per il 20-25 di questo mese che inevitabilmente risentirà dell’avvio delle manovre militari congiunte sudcoreane-statunitensi il 24. La conferma - riferisce l'agenzia Misna - è arrivata alla fine di due brevi confronti odierni tra le delegazioni a Panmunjom, abituale Centro degli incontri inter-coreani all’interno della zona di armistizio. La Corea del Sud ha ottenuto la riunione provvisoria di anziani parenti divisi dal conflitto nella sede del comprensorio turistico del Monte Kumgang, nel Nord, a ridosso del confine. Niente di fatto invece per la sospensione delle manovre militari, abituali in questo periodo dell’anno e che proseguiranno fino ad aprile. Pyongyang aveva chiesto che venissero sospese fino a dopo il 25 febbraio ma ha ottenuto una risposta negativa. Positivi in sé i colloqui, quelli a più alto livello diplomatico dal 2007, che certamente inseriscono un elemento di distensione necessario in un periodo in cui le trattative tra le due Coree sono in stallo su tutti i fronti, come pure è bloccata – dalle provocazioni missilistiche e dagli esperimenti nucleari sotterranei del Nord – la ripresa del dialogo a Sei (Coree, Usa, Cina, Russia e Giappone) sul nucleare nordcoreano. Inoltre, rappresentano il primo concreto risultato della volontà di non rompere il tenue filo del negoziato espressa anche di recente dalla presidente sudcoreana Park Geun-hye e dal leader nordcoreano Kim Jong-un. Ieri, durante un breve passaggio per Seul prima di ripartire questa mattina per Pechino, il segretario di Stato Usa John Kerry si era espresso in termini favorevoli all’incontro e aveva chiesto un accordo sulle ricongiunzioni, chiedendo però che non venissero contrattate con le manovre militari, che non sono una minaccia diretta al Nord. Aveva anche ricordato, però, come il suo paese non sia pronto a colloqui bilaterali diretti con il regime di Pyongyang. “Pazienza e perseveranza” erano state chieste ieri sera alle due parti anche dal segretario generale dell’Onu, il sudcoreano Ban Ki-moon, esortate a proseguire sulla via del dialogo, come confermato dal portavoce Martin Nesirky. (R.P.)







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