Usa: la Chiesa chiede un'America più giusta per i migranti
“Noi cattolici vogliamo la stessa cosa che volevano i padri fondatori di questo Paese:
un’America giusta per tutti, che difenda gli innocenti e permetta ai deboli di migliorare
la loro condizione”. Lo dice in un’intervista all'agenzia Sir José Horacio Gómez,
arcivescovo di Los Angeles, in seguito al discorso del presidente americano Barack
Obama che ha invitato la Camera dei rappresentanti a muoversi sul terreno della riforma
dell’immigrazione per regolarizzare 11 milioni di migranti. “Bisogna trovare qualche
misura per consentire ai ‘sans papier’ di espiare la pena per aver infranto la legge”,
afferma Gomez. “Penso a programmi di servizio alla comunità più che a deportazioni.
Al contempo dobbiamo anche offrire agli ‘indocumentados’ la chance di normalizzare
il loro status e invitarli a prendere parte alla costruzione della nuova America”.
“Vediamo ogni giorno Los Angeles attraverso gli occhi degli ultimi, dei padri e delle
madri che lavorano sodo per dare un futuro ai loro figli”, sottolinea Gomez, per il
quale “l’immigrazione è un aspetto cruciale della vita, perché concerne la dignità
umana. Volgendo il pensiero alle categorie sociali più disagiate della società americana,
il presule ha evidenziato che esse sono “persone senza diritti, senza sicurezza, senza
assistenza sanitaria” e “questo è triste e ingiusto”, perché “sono loro i volti della
riforma dell’immigrazione”. (R.P.)