Libano. Festa di San Marone: un'occasione per riflettere sulla Carta dei vescovi
La festa di San Marone, celebrata domenica scorsa nelle chiese maronite del Libano
e di tutto il mondo, ha rappresentato per i libanesi anche un'occasione di riflessione
intorno alla cosiddetta “Carta di Bkerkè”, il documento pubblicato la scorsa settimana
dai vescovi maroniti come contributo per uscire dalla drammatica crisi politica, sociale
e istituzionale vissuta dal Paese. Molte omelie e dichiarazioni di leader politici
nazionali - riferisce l'agenzia Fides - hanno ripreso e commentato i punti di sofferenza
e le prospettive di soluzione delineate nel testo. Nella cattedrale di San Marone
a Gemmayzeh l'arcivescovo di Beirut del maroniti Boulos Matar - alla presenza del
Presidente libanese Michel Sleiman e del Primo Ministro designato Tammam Salam – ha
denunciato la paralisi politica e istituzionale vissuta dal Paese, invitando a proclamare
uno “stato d'emergenza nazionale” e ribadendo che la Carta di Bkerkè rappresenta un
punto di riferimento prezioso per uscire dallo stallo istituzionale e arrivare alla
formazione di un governo. I veti incrociati delle forze politiche da più di 9 mesi
impediscono la formazione di una compagine governativa stabile. Nella sede patriarcale
di Bkerkè, il patriarca maronita Bechara Boutros Rai ha ripetuto che l'intento concreto
del documento è quello di porre il Libano sulla via della ripresa, preparando l'elezione
di un nuovo Presidente della Repubblica. “la popolazione” ha aggiunto il Patriarca
“ha perso la fiducia nei rappresentanti politici, alcuni dei quali hanno purtroppo
coperto violazioni perpetrate contro la legge”. Alla Messa celebrata a Bkerkè ha preso
parte anche il generale Michel Aoun, capo della Corrente Patriottica Libera e alleato
con gli sciiti di Hezbollah in seno alla Coalizione 8 marzo. Il generale Aoun ha espresso
il suo pieno appoggio alla Carta di Bkerkè, che a suo giudizio ripropone “i principi
sui quali il Libano è stato fondato e che assicurano al Paese stabilità e continuità”.
(R.P.)