2014-02-08 11:06:11

Lev: presentato il Manuale di Araldica ecclesiastica nella Chiesa cattolica


“Uno stemma deve indicare le caratteristiche della persona, la sua idealità, la sua giurisdizione. Il Manuale che presentiamo si propone pertanto di aiutare coloro che vogliono costruire uno stemma ecclesiastico a farlo in maniera corretta, oppure a non farlo”. È questa la convinzione del card. Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, autore insieme a don Antonio Pompili del Manuale di Araldica ecclesiastica nella Chiesa cattolica, pubblicato a fine gennaio dalla Libreria Editrice Vaticana, che è stato presentato ieri sera a Roma in un’affollata libreria Paolo VI, in via di Propaganda. “L’araldica è un linguaggio – ha proseguito il cardinale –, che ha le sue regole, la sua sintassi, la sua grammatica, il suo glossario: o si usa bene, oppure è meglio non usarlo!”. Questo elegante volume illustrato, elaborato da due riconosciuti esperti del settore, si caratterizza come un’indagine molto accurata su quella che è allo stesso tempo una scienza e un’arte, che riguarda gli stemmi degli ecclesiastici o di particolari enti ecclesiastici, e per mezzo di elementi simbolici “deve presentare in un modo semplice ed immediato le qualità e caratteristiche della persona”. Dopo un capitolo introduttivo sulla storia e le norme che regolano gli usi araldici nella Chiesa, vengono trattati la “grammatica”, la “sintassi” e il “vocabolario” dell’araldica ecclesiastica. Nel capitolo sulla “grammatica” sono presi in esame lo scudo e la sua composizione: “All’interno dello scudo appaiono normalmente solo elementi simbolici che sono relativi agli aspetti personali, o familiari, oppure quelli che rappresentano l’idealità, l’ispirazione ed il programma di vita della persona stessa. Tutto intorno allo scudo figurano invece gli elementi acquisiti, ovvero non nativi, i quali indicano la categoria, l’ordine sacro, la dignità, il grado, l’appartenenza a un Ordine o ad un’istituzione religiosa, o talvolta altro”. Nel capitolo sulla “sintassi” sono invece offerte indicazioni circa i rapporti tra gli elementi della composizione di uno stemma ecclesiastico. Infine viene preso in considerazione il “vocabolario” proprio dell’araldica, con le principali regole della “blasonatura” (la descrizione verbale di un stemma mediante i lemmi e il fraseggio proprio dell’araldica). Segue un “Glossario” che propone una panoramica vastissima di oltre 1500 termini del linguaggio araldico, e una ricca bibliografia. Vengono inoltre presentati e descritti gli stemmi di vari cardinali, vescovi e patriarchi e, molto approfonditamente, quelli dei Papi Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco. “Questo Manuale – ha sostenuto don Pompili nel suo intervento alla presentazione di ieri – vuole offrire uno strumento agevole, di facile comprensione per tutti”. È un “Abc dell’araldica”, che fornisce linee guida per “una giusta selezione degli elementi che indicano dignità e ufficio della persona, e per una loro armonica composizione”, evitando “abusi o usi impropri”. All’incontro di ieri erano presenti, tra gli altri, il card. Raffaele Farina, l’arcivescovo Edmond Farhat, i monsignori Enrico Viganò e Karel Kasteel, don Giuseppe Costa, direttore della Libreria Editrice Vaticana, don Giuseppe Merola, dell’ufficio editoriale della Lev, il prof. Pier Felice degli Uberti, presidente dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano e autore della prefazione del volume. (R.P.)







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