2014-02-08 11:29:45

La pietra d’inciampo dedicata a Don Pietro Pappagallo è nuovamente “sparita”


A Roma la pietra d’inciampo dedicata a don Pietro Pappagallo, sacerdote che si impegnò nella protezione e assistenza dei perseguitati dal regime nazi-fascista, arrestato e fucilato alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944, è nuovamente “sparita”. Gli studenti della scuola media Mazzini che il Giorno della Memoria erano stati portati dai loro docenti a omaggiarla, non l'hanno trovata! Già l'anno scorso, a causa di lavori stradali, era stata immagazzinata e successivamente riposizionata. A seguito di altri lavori stradali, nonostante il Primo Municipio abbia interpellato tutte le ditte interessate, se ne sono perse le tracce. La pietra per il sacerdote che ha ispirato Rossellini in «Roma città aperta» e commissionata da don Francesco Pesce, parroco della chiesa Santa Maria ai Monti, era stata posizionata nel 2012 in via Urbana 2, di fronte all’abitazione da cui nel gennaio del ’44 era stato prelevato il sacerdote denunciato da una spia. La presidente del Primo Municipio, Sabrina Alfonsi, ha assicurato Adachiara Zevi, curatrice del progetto “Memorie d’inciampo” che il Municipio si farà carico delle spese per la realizzazione di una nuova pietra e l’artista, Gunter Demnig ha promesso che farà il possibile per realizzarla in tempo per il 24 marzo, 70.mo anniversario della strage delle Fosse Ardeatine. I Municipi di Roma Capitale infatti, dove in questi anni l’artista tedesco ha posizionato più di 200 pietre, sono responsabili della loro tutela, manutenzione e conservazione. I soci dell’Associazione Arte in Memoria ritengono quest’episodio, che segue altri episodi di danneggiamento e profanazione, estremamente grave e invitano i responsabile dei Municipi a vigilare e salvaguardare il bene prezioso delle Pietre d’Inciampo in memoria di tutti i deportati. (R.P.)







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