2014-02-07 14:15:15

Siria: al via l’evacuazione dei civili da Homs. Mons. Zenari: "segno di speranza"


Il governo siriano ha confermato la propria partecipazione alla seconda tornata di colloqui con le forze di opposizione in programma lunedì prossimo a Ginevra. Intanto, sul terreno è iniziata l’evacuazione dei civili dalla città di Homs, ma gli aiuti alla popolazione arriveranno solo oggi. “Speriamo che il raggiungimento dell’accordo su Homs, dopo mesi di suppliche e trattative, sia un primo passo verso una serie di decisioni che portino sollievo alla popolazione civile, vittima incolpevole di questo assurdo conflitto” ha detto il nunzio apostolico a Damasco, mons. Zenari. Il servizio di Cecilia Seppia: RealAudioMP3

Sembra dunque ufficiale: il governo di Assad siederà ancora al tavolo della conferenza di pace, cosiddetta "Ginevra 2" per provare di nuovo, dopo il muro contro muro con l’opposizione, a negoziare la transizione politica e la fine delle violenze. Anche stavolta a tentare di conciliare le parti e gli interessi in gioco ci sarà Lakhdar Brahimi, mediatore internazionale di Onu e Lega Araba, mentre a guidare la delegazione del regime sarà sempre il ministro degli Esteri di Damasco, Walid al-Muallim. Intanto sul terreno è iniziato lo sgombero dei civili intrappolati ad Homs, assediata dalle forze lealiste da oltre un anno e mezzo. A dare l’annuncio la Tv di Stato precisando che le prime 200 persone delle 3 mila presenti, hanno iniziato a lasciare la città grazie anche all’accordo raggiunto ieri tra esercito e ribelli sul “cessate il fuoco”. Ad essere evacuati, a bordo di mezzi speciali, per ora solo donne e bambini, anziani e feriti come ha precisato il governatore di Homs. Il cibo e i primi aiuti arriveranno invece soltanto oggi. “Certo è un segno positivo – osserva mons. Zenari – ma quanto è costato caro alla popolazione! Ci attendevamo ad una soluzione anche dalla prima tornata di colloqui che si sono conclusi a Ginevra la scorsa settimana e invece non è arrivato niente. Altri dieci giorni ci sono voluti, è il caso di dire meglio tardi che mai”. Soddisfazione è stata espressa anche dall’Onu che però non ha esitato a rimarcare la dura condanna dei raid aerei con barili bomba effettuati dall’esercito su Aleppo e costati la vita a centinaia di persone: "attacchi deplorevoli e brutali", li ha definiti il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, che ha invocato la protezione dei civili prima di ogni cosa.

Ultimo aggiornamento: 8 febbraio







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