Mons. Becciu alla Comunità di S. Egidio: continuate ad essere testimoni di una "Chiesa
in uscita"
“Papa Francesco ha avviato una stagione nuova nella vita della Chiesa. Chiede a tutti
di uscire e di andare incontro alla gente perché nessuno sia lasciato solo, senza
la misericordia e l'amore del Signore". Così, il sostituto della Segretaria di Stato,
mons. Angelo Becciu, ieri sera nella Basilica di San Giovanni in Laterano, in occasione
del 46.mo anniversario della Comunità di Sant'Egidio. Una realtà che, ha detto il
presule, "nel solco tracciato da Papa Francesco", trova "con connaturalità il cammino
del futuro: possa crescere nell'amore, nella missione, nella prossimità ai poveri
e nel tessere ovunque legami di amicizia e di pace". Nella sua omelia, mons. Becciu
ha rimarcato il senso dell'esperienza vissuta in questi anni dalla Comunità di Sant'Egidio,
ma ha messo in guardia la Comunità dal rischio di sentirsi tentati di "rallentare
il cammino". "La fede e l'entusiasmo dell'inizio - ha spiegato - crescono con gli
anni. Il Vangelo ci chiede ancora l'audacia di andare avanti con fiducia, la gioia
di quello che siamo e di quello che facciamo, sentendoci identificati con la missione
a cui Gesù ci ha chiamato: scoprire nuovi poveri, radicarsi in nuovi ambienti e Paesi,
comunicare il Vangelo a persone diverse, dialogare con mondi lontani". "Avete scoperto
- ha quindi concluso mons. Becciu rivolto ad Andrea Riccardi, fondatore della Comunità
di Sant'Egidio, al presidente Marco Impagliazzo e agli altri membri che gremivano
la Basilica - un potere diverso dai poteri del mondo. E' il potere di consolare, guarire,
scacciare le ombre demoniache del male, donare la luce, comunicare e costruire la
pace". In definitiva, "una grande e semplice testimonianza di Chiesa in uscita".