2014-02-05 13:05:48

Udienza generale. Il Papa: l'Eucaristia è pane che salva, ogni bimbo riceva la Prima Comunione


Il pane che “ci salva, ci perdona, ci unisce al Padre”. Sono le parole con cui Papa Francesco ha parlato dell’Eucaristia, durante l’udienza generale di ieri in Piazza San Pietro. “È importante”, ha affermato tra l’altro, che tutti i bambini si “preparino bene” e ricevano la Prima Comunione. Da Papa Francesco anche un nuovo appello alla solidarietà per gli alluvionati in Italia. Il servizio di Alessandro De Carolis:RealAudioMP3

C’è un giorno in cui si diventa cristiani, ed è quello del Battesimo. Ma c’è un giorno preciso in cui quel dono diventa anche un “cibo” da mangiare, almeno ogni domenica, per nutrire la fede acquisita col Battesimo, ed è la Prima Comunione. Nell’ennesimo mercoledì piovoso, Papa Francesco si fa di nuovo catechista tra i circa 25 mila “coraggiosi” che lo seguono da Piazza S. Pietro a dispetto del clima, con la sola, doverosa, variante dei malati radunati al coperto e al caldo in Aula Paolo VI, salutati dal Papa prima dell’udienza e poi attenti davanti al maxischermo che ne rimanda le immagini. L’altare, “che fa pensare a un banchetto”, la Croce che indica il sacrificio di Cristo su quell’altare e l’ambone che dimostra come anche la Parola proclamata sia “cibo” sono tutti elementi, afferma Papa Francesco, che rendono tangibile l’importanza della mensa eucaristica:

“Cari amici, non ringrazieremo mai abbastanza il Signore per il dono che ci ha fatto con l’Eucaristia! E’ un dono tanto grande e per questo è tanto importante andare a Messa la domenica, andare a Messa non solo per pregare, ma per ricevere la Comunione, questo pane che è il corpo di Gesù Cristo e che ci salva, ci perdona, ci unisce al Padre. E’ bello fare questo (…) Per questo la domenica è tanto importante per noi. E con l’Eucaristia sentiamo questa appartenenza proprio alla Chiesa, al popolo di Dio, al corpo di Dio, a Gesù Cristo”.

Papa Francesco punta il faro della sua catechesi anche sui riti visti mille volte durante la Messa e forse per questo da tanti non più veramente compresi. A partire dall’offerta che Gesù, nell’Ultima Cena, fa del suo corpo e del suo sangue:

“Il gesto di Gesù compiuto nell’Ultima Cena è l’estremo ringraziamento al Padre per il suo amore, per la sua misericordia. ‘Ringraziamento’ in greco si dice ‘eucaristia’. E per questo il Sacramento si chiama ‘Eucaristia’: è il supremo ringraziamento al Padre, che ci ha amato tanto da darci il suo Figlio, per amore”.

“Da questo Sacramento dell’amore scaturisce ogni autentico cammino di fede, di comunione e di testimonianza”, sottolinea ancora il Papa, per il quale la Messa è dunque “ben più che un semplice banchetto” e certamente ben più che una ripetitiva liturgia:

“’Memoriale’ non significa solo un ricordo, un semplice ricordo, ma vuol dire che ogni volta che celebriamo questo Sacramento partecipiamo al mistero della passione, morte e risurrezione di Cristo. L’Eucaristia costituisce il vertice dell’azione di salvezza di Dio: il Signore Gesù, facendosi pane spezzato per noi, riversa infatti su di noi tutta la sua misericordia e il suo amore, così da rinnovare il nostro cuore, la nostra esistenza e il nostro modo di relazionarci con Lui e con i fratelli”.

Chiediamo allora a Dio, conclude Papa Francesco, “che questo Sacramento possa continuare a mantenere viva nella Chiesa la sua presenza e a plasmare le nostre comunità nella carità e nella comunione, secondo il cuore del Padre”:

“E questo si fa durante tutta la vita, ma si incomincia a farlo il giorno della Prima Comunione. E’ importante che i bambini si preparino bene alla Prima Comunione e che nessun bambino non la faccia, perché è il primo passo di questa appartenenza a Gesù Cristo, forte, forte, dopo il Battesimo e la Cresima”.

Al termine dell’udienza generale, dopo i saluti ai vari gruppi linguistici, Papa Francesco ha ricordato ancora una volta le persone colpite dalle alluvioni di questi giorni in Italia: “Vi siamo vicini – ha detto – con il nostro sforzo, con la nostra solidarietà e con il nostro amore”. Quindi, ricordando la memoria di Sant’Agata, vergine e martire, ha indicato la sua virtù eroica ai giovani, perché comprendano “l’importanza della purezza e della verginità”, agli ammalati perché accettino “la croce in spirituale unione con il cuore di Cristo" e ai nuovi sposi, perché siano incoraggiati “a comprendere il ruolo della donna nella vostra vita familiare”.


Ultimo aggiornamento: 6 febbraio







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