Sochi: oltre 100 religiosi alle Olimpiadi. Kirill benedice gli atleti russi
Oltre 100 religiosi delle cinque principali religioni mondiali lavoreranno durante
le Olimpiadi invernali, che si aprono domani a Sochi. Saranno 'dispiegati' tra i due
cluster in cui si concentrano le gare sportive: quello "costiero" ad Adler e quello
"montano" a Krasnaya Polyana. "Oltre 100 persone sono in servizio per fornire aiuto
psicologico e spirituale ai partecipanti, agli ospiti e agli spettatori dei Giochi
(7-23 febbraio) e delle Paraolimpiadi (7-16 marzo)", ha fatto sapere l'ufficio stampa
del comune di Sochi. Per la comunità ebraica sono a disposizione 12 rabbini provenienti
da tutto il mondo e che parlano spagnolo, francese, inglese ed ebraico. La Federazione
delle comunità ebraiche di Russia - riferisce l'agenzia AsiaNews - ha inoltre assicurato
che le mense del Villaggio olimpico serviranno anche cibo kosher. Nel cluster costiero,
sono in funzione tre Centri interreligiosi, mentre ci sono alcune stanze di preghiera
in quello montano. A quanto riporta Interfax, però, "non ci saranno servizi regolari".
Intanto oggi, è atteso a Sochi il patriarca di Mosca, Kirill, che benedirà gli atleti
della nazionale russa. Secondo quanto riferito dall'agenzia Ria Novosti, il primate
ortodosso celebrerà un moleben (servizio di intercessione) nella chiesa "più olimpica"
della regione, quella del Santo Volto di Cristo Salvatore, nella valle Imeretinsky.
L'edificio è stato costruito proprio in occasione dei Giochi invernali, anche se gli
storici locali affermano che nel punto in cui sorge questa chiesa, tra il IX e il
X secolo - prima del battesimo della Rus' - si trovasse già un antico tempio bizantino.
La chiesa è stata consacrata lo scorso 2 febbraio dal metropolita Isidore di Kuban.
Per i cattolici vi è la parrocchia centrale di Sochi, dedicata ai Santi Apostoli Simone
e Giuda e aperta nel 1997. Prima di allora, in città, vi era solo una piccola cappella,
che era stata allestita presso il Centro culturale nazionale polacco. (R.P.)