In Thailandia nuove manifestazioni contro il governo che annuncia reazioni contro
la piazza
In Thailandia cresce la protesta antigovernativa e i leader chiamano a una nuova mobilitazione,
mentre l'esecutivo minaccia imponenti repressioni. Da Bangkok, Stefano Vecchia:
Apparente situazione
di stallo al momento a Bangkok in attesa che la Commissione elettorale decida la data
della ripetizione del voto di domenica dove questo non si è potuto tenere e confermi
per il 23 la nuova scadenza del voto anticipato del 23 gennaio. Incertezza che pare
non tocchi il leader della protesta anti-governativa. A nome del Comitato popolare
per le riforma e la democrazia, Suthep Thaugsuban ha infatti ribadito la notte scorsa
la volontà di completare il blocco degli uffici governativi e assicurato i manifestanti
che il loro impegno non andrà perduto. Una mossa che nel gioco di pressioni che le
parti esercitano l'una sull'altra ha avuto un'immediata reazione da parte governativa.
Chalerm Yubamrung, direttore del Centro per il mantenimento della pace e dell'ordine,
che gestisce la situazione nell'emergenza, ha avvertito che saranno intraprese da
oggi misure legali e urgenti, senza ulteriore preavviso, contro i manifestanti che
assediano le sedi governative o abitazioni di personalità di governo. In parallelo
proseguono le mosse politiche e legali. Il comitato esecutivo del partito dei Democratici,
il maggiore dell'opposizione, che ha aderito alle manifestazioni e boicottato le elezioni
ha deciso di chiedere alla Commissione nazionale contro la corruzione l'impeachment
del primo ministro ad interim Yingluck Shinawatra e dell'intero esecutivo per avere
violato la Costituzione eccedendo i poteri limitati concessi a un gabinetto provvisorio.
Evidentemente, la situazione sta diventando intollerabile per il governo che, dopo
avere decretato la legge d'emergenza, non solo non l'ha finora applicata nei suoi
aspetti più repressivi, ma si trova anche sulla difensiva davanti alle azioni dei
manifestanti che anche ieri hanno assediato l'Ufficio del ministro della Difesa, dove
la premier, che ha anche l'interim di questo dicastero, ha la sede di lavoro in queste
settimane convulse.