2014-02-04 13:15:36

Sinodo sulla famiglia: primi risultati della consultazione degli episcopali di Svizzera e Germania


La netta maggioranza dei cattolici svizzeri riconosce l’importanza del matrimonio religioso e dell’educazione religiosa dei figli, mentre ha riserve sugli insegnamenti della Chiesa su famiglia, matrimonio e sessualità. Questi, in estrema sintesi, i primi risultati emersi dalla consultazione commissionata dalla Conferenza episcopale svizzera (Ces) all’Istituto di sociologia pastorale di San Gallo in vista del Sinodo straordinario sulla famiglia indetto da Papa Francesco il prossimo ottobre. I dati sono stati resi noti ieri. Circa 25mila le risposte ricevute finora, l’87% dai cantoni germanofoni, il 9% da quelli francofoni e un migliaio dalla Svizzera italiana. Si tratta di laici impegnati nella vita ecclesiale e informati sulla dottrina della Chiesa. Da rilevare inoltre che la ricerca non ha riscontrato sostanziali differenze nelle risposte dei diversi gruppi di appartenenza generazionale, linguistica e sessuale. Lo spoglio dei risultati non è ancora stato completato, ma già ora comincia a delinearsi un quadro molto chiaro. Il matrimonio religioso è considerato importante dall’80% dei partecipanti al sondaggio, mentre la quasi totalità ritiene fondamentale l’educazione religiosa in famiglia. In contrasto con queste risposte, quelle relative al Magistero cattolico su matrimonio, famiglia e sessualità. Molto diffusa in particolare l’incomprensione per l’esclusione dei cattolici divorziati dai Sacramenti, ritenuta discriminatoria e in contrasto con la carità cristiana. Forti riserve anche verso gli insegnamenti della Chiesa sul controllo naturale della nascite, praticato da appena il 3% dei fedeli, e più in generale sulla sua visione della sessualità umana, come anche su diversi aspetti della dottrina sulla famiglia, in particolare riguardo alle convivenze prima del matrimonio. Da notare, per altro verso, una certa polarizzazione sul riconoscimento da parte della Chiesa delle unioni omosessuali: il 60% degli intervistati auspica una qualche forma di riconoscimento, come una benedizione (non il matrimonio), mentre il 40% si dice fermamente contrario. Analoghi i risultati della consultazione condotta in Germania resi noti ieri dalla Conferenza episcopale (Dbk). Se per un verso, molti cattolici tedeschi si riconoscono nell’ideale della Chiesa di una famiglia stabile e unita, per l’altro, il rapporto rileva che “le posizioni della Chiesa sui rapporti prematrimoniali, l’omosessualità, i divorziati rispostati, il controllo delle nascite è rifiutata dalla netta maggioranza”. (A cura di Lisa Zengarini)

Ultimo aggiornamento: 5 febbraio







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