L’Europa in difesa della famiglia tradizionale e dell’identità sessuale uomo donna
Manifestanti in piazza a Parigi e Lione ma anche a Bruxelles, Madrid, Varsavia e Roma
in difesa della famiglia tradizionale, in vista del voto domani al Parlamento europeo
del Rapporto Lunacek - che prende il nome dall’eurodeputata austriaca dei Verdi -
contro l’omofobia e la discriminazione legata all’orientamento sessuale e all’identità
di genere. Il servizio di Roberta Gisotti:
Decine di
migliaia i francesi scesi in piazza per dire no alla ‘teoria di genere’, attribuita
al governo Hollande, che vorrebbe negare - questa l’accusa – l’identità sessuale uomo-donna
e promuovere l’omosessualità attraverso un’educazione deviante promossa nelle scuole.
Una mobilitazione rilevante – secondo i promotori del movimento ‘manif per tous’ –
che ha chiesto all’esecutivo di Parigi di rispondere alle questioni sollevate dai
manifestanti, non solo in Francia ma in diverse città europee per contrastare il Rapporto
Lunacek, che si teme venga approvato senza adeguato dibattito. Rapporto che sta suscitando
vibrate proteste, contestato punto per punto in una petizione promossa da CitizenGo.org,
che ha già raccolto 180 mila firme in Europa. Secondo i firmatari il Rapporto discrimina
gli oppositori delle lobby gay e promuove in tutti gli Stati membri i cosiddetti diritti
delle persone LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali): diritti al matrimonio,
all’adozione, alla fecondazione eterologa, alla maternità surrogata. Cresce dunque
l’attesa per il voto o la bocciatura domani del Rapporto Lunacek al Parlamento europeo.