È di almeno 12 morti il bilancio delle vittime delle esplosioni di diverse autobombe
avvenute ieri mattina a Baghdad nei quartieri di Mahmoudiyah, Baladiyat e Hourriya.
A questi si aggiunge il ritrovamento di tre corpi senza vita, tre uomini e una donna,
rinvenuti dalle forze dell’ordine a ovest della capitale e conseguenza, secondo le
prime informazioni in circolazione, di esecuzioni sommarie. Intanto - riferisce l'agenzia
Misna - nella provincia occidentale di Al Anbar, continuano i combattimenti tra l’esercito
regolare e i gruppi armati jihadisti che hanno preso il controllo di parte della città
di Ramadi, 100 chilometri a ovest di Baghdad, mentre Falluja, nella stessa regione,
è nelle mani degli insorti da circa un mese. La provincia a maggioranza sunnita, frontaliera
con la Siria e già in passato teatro di proteste e contestazioni nei confronti del
governo dello sciita Nuri al Maliki, è diventata un bastione dell’insurrezione armata
che sta mettendo a dura prova la resistenza delle autorità centrali. Inoltre, nel
solo mese di gennaio, una rinnovata escalation di violenze ha causato oltre mille
morti in tutto il paese e circa 140.000 sfollati. (R.P.) Ultimo aggiornamento:
4 febbraio