2014-02-03 19:03:23

A Roma focus sulla crisi umanitaria in Siria. Dall'Onu undici interventi


La crisi siriana è “la più grande tragedia umanitaria della nostra epoca”: lo ha detto il ministro degli Esteri italiano, Emma Bonino, dando il via ieri al gruppo di lavoro sulla crisi umanitaria nel Paese mediorientale. All’incontro hanno preso parte 19 Paesi, il vicesegretario dell’Onu Valerie Amos e la commissaria europea per gli aiuti umanitari Kristalina Georgieva. Il vertice ha previsto misure urgenti in soccorso delle popolazioni civili colpite dal conflitto. Ma la situazione sul terreno rimane critica: sono oltre 138 le vittime dei raid aerei condotti dal regime siriano su quartieri residenziali di Aleppo nelle ultime 72 ore. Il servizio di Davide Maggiore:RealAudioMP3

11 “interventi immediati”, che permettano di avere accesso alle comunità assediate, di demilitarizzare scuole e ospedali e di trovare nuovi fondi per gli aiuti. Li ha annunciati Valerie Amos, ricordando che 7 milioni di persone sono difficilmente raggiungibili dai programmi umanitari, e quasi la metà si trovano in stato di “urgente bisogno”. Il ministro degli Esteri italiano ha definito “una vergogna per la comunità internazionale” il fatto che gli aiuti siano ancora bloccati e su questo tema ha messo l’accento anche la commissaria europea, Kristalina Georgieva:

“In Europa siamo stati i più generosi: i nostri popoli hanno fornito, attraverso i bilanci nazionali e la Commissione europea, tre miliardi di dollari e mezzo in aiuti umanitari. Ma il denaro non significa nulla per i bambini, le donne e gli uomini che sono privati dell’assistenza da forze governative o da combattenti dell’opposizione. E l’appello di tutti noi nella comunità internazionale ha avuto lo scopo di fare pressione sulle parti in lotta per un maggiore acceso alle vittime innocenti di questa guerra. Abbiamo visto che l’impegno può portare risultati: per esempio, vaccinazioni anti-polio hanno raggiunto oltre 3 milioni di bambini. E abbiamo visto, localmente, anche dei cessate il fuoco che hanno permesso agli aiuti di arrivare. La questione è come fare questo in modo più profondo, su scala molto più larga…”.

Ultimo aggiornamento: 4 febbraio







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