Nepal: successo dei programmi radio sulla vita di Gesù che avvicinano al cristianesimo
Conoscere la vita di Gesù e restare in comunione con la Chiesa e l’amore di Dio. È
la missione che stanno svolgendo una serie di programmi radiofonici, diretti da cattolici
e protestanti, trasmessi dalle emittenti nepalesi. Secondo quanto riferisce l'agenzia
AsiaNews, l’iniziativa offre speranza e conforto a centinaia di giovani e bambini
indù nepalesi orfani o vittime di povertà e violenze familiari. Il programma più noto
è "Balbatika", trasmissione per bambini realizzata da alcuni cattolici nepalesi. In
pochi mesi, il programma ha raggiunto un notevole successo e molti ascoltatori, soprattutto
bambini, hanno scritto alla redazione le loro storie dove raccontano il loro cambiamento
avvenuto grazie alla radio. Fra le lettere più toccanti, viene citata quella di Laxmi
Gandharva, bambina di 10 anni del distretto di Rupandehi (Lumbini), che racconta:
"Provengo da una famiglia indù. Avevo due anni quando mio padre è morto. Mia madre
è molto religiosa e digiuna due volte a settimane. Nonostante le sue preghiere la
nostra vita non è mai cambiata". Laxami spiega di aver conosciuto alcuni ragazzi cattolici
e di aver partecipato alla Messa che lei chiama "scuola domenicale". "Purtroppo -
afferma - mia madre mi ha punito quando l'ha scoperto e mi ha vietato di andare in
chiesa". "Un giorno - continua - mentre cercavo di sintonizzare la radio, sono capitata
sul programma 'Balbatika'e ho riconosciuto le canzoni ascoltate a Messa e
così ho deciso di seguire tutta la trasmissione. Ho imparato che Gesù ama i bambini
e ho capito che desidero amarlo e obbedire ai suoi insegnamenti". La bambina sottolinea:
"So che per ora non posso andare in chiesa, ma ho deciso che quando sarò più grande
ci andrò. Penso che un giorno mia madre capirà. Vi chiedo di pregare per me". "Atmik
Abhiyan" è invece una trasmissione rivolta agli adulti trasmessa da Radio Nepal, famosa
emittente statale, dove vengono recitate preghiere e letti passi del Vangelo per dare
sostegno spirituale agli ascoltatori. Tara Singh Kathayat, direttrice del programma,
spiega che fino a pochi anni fa "nonostante la caduta della monarchia indù un programma
del genere era impensabile". "In passato - afferma - abbiamo tentato più volte di
proporre trasmissioni, ma le autorità negavano i permessi perché eravamo cristiani".
La donna dice che la crescita della libertà religiosa ha permesso anche ai cristiani
di avere delle proprie trasmissioni radiofoniche: "I nostri tentativi sono stati premiati
e ora i programmi sono diventati molto popolari in tutto il Paese e hanno ascoltatori
di tutte le età". Il successo dei programmi sulla vita di Gesù ha spinto la Chiesa
cattolica ad avviare nei prossimi mesi un centro per i media, con una radio, un sito
Internet e una newsletter. (M.G.)