2014-02-02 12:18:10

Il card. Braz de Aviz: l'Anno della vita consacrata è un grande regalo del Papa


Come noto, la Chiesa dedicherà il 2015 alla vita consacrata. Dodici mesi ricchi di iniziative, la cui importanza è stata ribadita dal Papa stesso ieri all'Angelus. Al microfono di Cristiane Murray, il prefetto del dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata, il cardinale Joao Braz de Aviz, descrive la gioia dei superiori delle Congregazioni religiose quando, incontrandoli a fine novembre, il Papa annunciò loro per la prima volta l'intenzione di indire questo speciale anno:RealAudioMP3

R. - Io mi ricordo l’esplosione di gioia che questo ha dato a tutti quelli che erano presenti e mi ricordo anche che uno dei superiori generali ha detto così: “Il Papa ci ha radunati come fratelli numerosi di un’unica famiglia e lui come papà ci ha detto le cose come a casa”. Un linguaggio molto bello per dire la fiducia, la confidenza, tutto quello che si avvertiva in quel momento. Questo annunzco è venuto fuori come una cosa - diciamo - connaturale per tutti noi e anche necessaria. Siamo contentissimi perché c’è un tutto un pezzo di storia attuale con tanti travagli e con tante difficoltà, e dunque mettere in luce adesso questo aspetto della Chiesa, rappresentato dai consacrati e dalle consacrate, è molto importante. La scelta dell’anno 2015 ha anche altre ragioni come, ad esempio, il fatto che stiamo per compiere i 50 anni della Perfectae Caritatis che è il Decreto sulla vita consacrata, l’aggiornamento della vita consacrata. Noi vogliamo che questo momento e questo documento, che ha dato tanta forza a questo rinnovamento in questi 50 anni, possa portare avanti anche adesso questa vita consacrata.

D. - Che cosa vi aspettate da questa iniziativa?

R. - Anche noi stiamo prevedendo di guardare, sempre di più, verso il futuro. L’Anno della Vita Consacrata ci aiuterà molto in questo: quindi vini nuovi in otri nuovi. Non tanto lagnarsi, piegarsi sui problemi ma - come Gesù ha fatto attraverso la Croce, attraverso le purificazioni della storia - riaccendere in noi questa gioia, questa pienezza di vita con Lui e che la vita consacrata ci può dare. Questo è il cammino che stiamo cercando di fare. Adesso, cominceremo a pensare concretamente a come realizzarlo, così come il desiderio di rispondere a quelle domande che il Papa fa continuamente ai noi religiosi. Noi abbiamo raccolto, forse, una cinquantina di domande che lui fa a noi e le abbiamo messe in evidenza, così che possiamo pian piano rispondere durante tutto questo anno. Dopo, ci saranno le varie iniziative che cercheremo di organizzare. Ci saranno raduni di superiori generali, di formatori, ci saranno raduni di vari tipi che ci permetteranno di dare concretezza a questo anno.

Ultimo aggiornamento: 3 febbraio







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