I vescovi dell’Africa meridionale festeggiano i 100 anni del Vangelo nello Swaziland
La Chiesa del regno dello Swaziland festeggia in questi giorni il primo centenario
dell’arrivo della fede cattolica in questo piccolo Stato dell’Africa australe. La
ricorrenza – riportano i quotidiani locali “Swazi Observer” e “Swaziland Times” –
è stata celebrata il 26 gennaio con una solenne cerimonia a Manzini, insieme all’insediamento
del nuovo ordinario della diocesi, mons. Jose Luis Ponce de Leon. Erano presenti le
più alte cariche dello Stato, compresi il primo ministro, Sibusiso Dlamini, i membri
della famiglia reale e i vescovi della Conferenza episcopale dell’Africa meridionale
(Sacbc), di cui la Chiesa dello Swaziland è membro, riuniti nei giorni scorsi proprio
a Manzini per la loro plenaria annuale. A presiedere l’evento l’arcivescovo di Johannesburg,
mons. Bhuti Tlakgale, che si è congratulato con la Chiesa dello Swaziland per l’importante
traguardo raggiunto e ha dato il benvenuto al nuovo vescovo Ponce de Leon. Alla cerimonia
hanno preso la parola anche il premier Dlamini e, a nome del Re Mswati III, il principe
Sislane che hanno elogiato il ruolo svolto dalla Chiesa nella costruzione del tessuto
morale del Paese sulla quale si regge anche la sua stabilità e armonia sociale, ricordando
in particolare il contributo nel campo dell’educazione. L’inizio dell’evangelizzazione
dello Swaziland risale al 27 gennaio 1914 quando cominciò la costruzione della prima
chiesa a Mbabane, l’attuale capitale, oggi conosciuta come chiesa della “Mater Dolorosa”.
Attualmente, il Paese conta quasi seimila cattolici, pari al 5% della popolazione,
il 40% della quale di fede cristiana. E proprio per celebrare il centenario i vescovi
dell’Africa meridionale hanno deciso riunirsi per la loro prima plenaria dell’anno
nella diocesi di Manzini. A inaugurare i lavori, svoltisi nei giorni scorsi, è stato
il presidente della Sacbc, mons. Stephen Brislin, che ha dedicato parte del suo intervento
al ricordo di Nelson Mandela, ribadendo il cordoglio e la commozione dei vescovi
sudafricani per la scomparsa del grande leader anti-apartheid. “Ricordare gli ideali
di Nelson Mandela, in particolare quelli dell’inclusione, della riconciliazione e
della democrazia basata sull’uguaglianza - ha affermato l’arcivescovo di Cape Town
- non solo ci rende grati per il ruolo che ha svolto per mettere il nostro Paese su
questa strada, ma ci fa capire quanto manca da fare ancora per realizzare questi ideali”.
(L.Z.)
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LVIII no.
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