La gioia delle famiglie Neocatecumenali: nelle periferie esistenziali con Gesù
Diversi i cardinali e quasi un centinaio i vescovi presenti all’incontro del Cammino
Neocatecumenale con Papa Francesco. Tra le oltre 400 famiglie del Cammino benedette
dal Santo Padre, ben 174 prenderanno parte alle nuove 40 “missio ad gentes”. Sono
mamme e papà che, con i propri figli, andranno in una terra lontana per portare l’amore
di Cristo risorto. Antonella Pilia ha raccolto la testimonianza di alcuni di
loro nell’Aula Paolo VI:
R. - Sono sposata
con Roberto da 25 anni e andremo in Asia, in missione con sette figli. Ci siamo resi
disponibili a vivere questa esperienza di evangelizzazione perché siamo molto grati
al Signore per tutto quello che ha fatto in tutti questi anni. Abbiamo visto veramente
che vale la pena lasciare tutto per Lui.
R. - Gesù Cristo lo sento dentro e
mi spinge ad andare in Bulgaria a portare il suo amore...
R. - Ho undici anni
e sono arrivata in missione da quando ne avevo tre. All’inizio ero un po’ triste ma
adesso sono felice, anche se non è il mio Paese di nascita.
D. - Papa Francesco
ha invitato tante volte ad evangelizzare le periferie esistenziali ...
R. -
Certo. In questo senso vediamo come la Francia sia una periferia: ci sono molte persone
che hanno rinnegato il loro Battesimo o le loro radici cristiane. Quindi, ci rende
onorati ricevere la croce della missione da Papa Francesco!
R. - Siamo contentissimi
di cominciare questa nuova "missio ad gentes" in Finlandia, dove fa molto freddo
... ma abbiamo visto che le persone hanno un grande bisogno di vedere queste nuove
famiglie con tanti figli. L'amore che si crea tra le famiglie vale molto più di tante
catechesi o discorsi.
R. - È molto bello, anche perché vedono la nostra famiglia
unita ... Le loro famiglie non sono sempre unite, spesso i genitori sono separati.
Vederci uniti li colpisce.
R. - Certo, abbiamo paura per i nostri figli, però
siamo contenti! Non ci aspettiamo di convertire nessuno ma ci aspettiamo di trovare
- noi per primi - Gesù Cristo, perché Lui dice: “Chi lascia tutto riceve il centuplo”.
E lo speriamo anche per noi!