Legge elettorale: l'Aula decide di procedere nell'esame del testo votato in Commissione
L’Aula di Montecitorio ha bocciato le pregiudiziali di costituzionalità e di merito
alla riforma della legge elettorale. Subito dopo, in segno di protesta, i deputati
del Movimento 5 Stelle e quelli della Lega hanno abbandonato i lavori della Camera.
Servizio di Giampiero Guadagni:
Il primo passo
è dunque fatto sulla strada della riforma elettorale. Anche se sulle questioni pregiudiziali
sono spuntati almeno una ventina di franchi tiratori, deputati che nel segreto dell’urna
hanno votato in dissenso con il loro partito proprio per frenare il cammino della
legge. Da parte loro Lega e Cinque Stelle avevano inutilmente chiesto la ripetizione
del voto di ieri in commissione e hanno abbandonato i lavori a Montecitorio. E ora
chiedono con forza le dimissioni del Presidente della Camera, Boldrini. La Boldrini
è inadeguata al ruolo, deve andarsene e in fretta dalla Camera, scrive nel suo blog
Grillo, oggi a Roma per un incontro con i suoi parlamentari, ai quali ha confermato
la linea di dura opposizione, ma restando in Parlamento. Da parte sua il premier
Letta afferma: verso i comportamenti antidemocratici del Movimento 5 Stelle c’è stato
un livello di tolleranza eccessivo, il governo reagirà. E in vista della missione
negli Emirati Arabi, il premier si chiede: chi investirà in Italia vedendo queste
corride in Parlamento? E preoccupazione per quanto avviene alle Camere viene espressa
anche dal capo dello Stato Napolitano, che si dice invece sereno a livello personale,
dopo la richiesta di messa in stato d’accusa presentata ieri dai 5 Stelle.