Rapporto Unicef sulla condizione dell'infanzia nel mondo
Nel mondo sono 2,2 miliardi i bambini e gli adolescenti, pari al 31% della popolazione
globale: stanno meglio rispetto a 25 anni fa, molti però ancora muoiono per malattie
''banali'', quali la diarrea. A contarli è stata l'Unicef che ha presenta il suo rapporto
''La condizione dell'infanzia nel mondo in numeri''. La pubblicazione del documento
segna anche l'avvio delle celebrazioni del 25.mo anniversario della Convenzione sui
diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, approvata dall'Assemblea generale dell'Onu
il 20 novembre del 1989. ''Nel mondo ogni bambino conta: contarli tutti li rende visibili
e identificarli permette di rispondere alle loro necessità e promuovere i loro diritti
attraverso maggiori impegni e innovazioni'', commenta il presidente di Unicef-Italia,
Giacomo Guerrera, lo studio realizzato principalmente attraverso ''Indagini campione
a indicatori multiple (Mics)'' condotte a domicilio in oltre 100 paesi. Ne deriva
la registrazione di sostanziali progressi relativamente alle condizioni di salute
dei bambini nel mondo: circa 90 milioni, ad esempio, sarebbero morti prima dei 5 anni
se il tasso di mortalità infantile fosse rimasto ai livelli del 1990. A partire da
questo stesso anno il miglioramento della nutrizione ha ridotto del 37% il ritardo
della crescita (malnutrizione cronica). D'altra parte, malattie curabili come polmonite
e diarrea restano le principali malattie killer dei bambini: sono più di 1.400 i bambini
che muoiono ogni giorno, in media, a causa di malattie diarroiche dovute a ad acqua
contaminata, mancanza di servizi igienico sanitari e scarsa igiene personale. I giovani
tra i 15 e i 24 anni rappresentano, poi, circa il 39% dei nuovi adulti con infezione
da Hiv. Il rapporto sottolinea che nel mondo 230 milioni di bambini sotto i cinque
anni - uno su tre - non sono mai stati registrati anagraficamente. Ufficialmente,
sono bambini che non esistono. Inoltre, il 15% dei bambini lavoratori svolge un lavoro
che viola il diritto alla protezione da sfruttamento economico, all'istruzione e al
gioco. L'11% delle giovani donne si è sposato prima di aver compiuto 15 anni. Nonostante
decadi di impegno, circa 57 milioni di bambini in età di scuola primaria non la frequentano.
A livello mondiale, solo il 64% dei maschi e il 61% delle femmine in età da scuola
secondaria sono iscritti, rispettivamente, il 36% e 30% nei paesi meno sviluppati.
Ciononstante, l'iscrizione alla scuola primaria è aumentata anche nei paesi meno sviluppati:
nel 1990 solo il 53% dei bambini in questi paesi era ammesso a scuola mentre dal 2011
il tasso ha raggiunto l'81%. Molte più ragazze oggi frequentano la scuola, ma nel
2011 ancora circa 31 milioni di bambine in età scolare risultavano analfabete.