Patriarca maronita Rai: il Libano ha bisogno di un presidente
Eleggere subito un nuovo Presidente, lavorare per l'unità del Paese e rispettare la
Costituzione: sono alcuni dei punti affrontati dal card. Beshara Rai, patriarca della
Chiesa maronita, in una intervista rilasciata al quotidiano libanese As' Safir. Il
porporato sottolinea che "il Libano ha bisogno di un Presidente" e che il continuo
rinvio delle "elezioni significa la morte". Il Paese vive da quasi otto mesi una fase
di stallo politico e di scontro all'interno dell'islam fra sciiti e sunniti, frutto
della guerra in Siria. Nati come politici, i contrasti sono sfociati in diversi atti
di violenza a Tripoli (Libano settentrionale) e nella stessa capitale Beirut. Rai
punta il dito contro quelle persone che "vogliono dividere il Paese secondo il proprio
punto di vista, invece di contribuire alla sua unione". Il cardinale - riferisce l'agenzia
AsiaNews - rivolge il suo appello anzitutto ai cristiani, che rappresentano circa
il 40% della popolazione e che a causa di estremismo e crisi politica continuano ad
emigrare all'estero. "I cristiani - spiega Rai - devono svolgere il loro ruolo nel
Paese e nel mondo arabo. La Primavera araba fiorirà solo attraverso il Libano". Per
il porporato il mondo arabo si sta frammentando e i cristiani "non devono cadere nella
trappola del settarismo, che li condurrebbe verso la totale scomparsa dal Libano e
dal Medio Oriente. Previste per il maggio 2013, le elezioni politiche e presidenziali
sono state più volte rimandate in questi mesi a causa della guerra in Siria e dei
veti incrociati dei due blocchi politici che si contrappongono nel Paese: la coalizione
dell'8 marzo, guidata dal movimento sciita Hezbollah (insieme alla Corrente Patriottica
Libera del generale maronita Michel Aoun); e quella del 14 marzo formata dai leader
politici sunniti e cristiano maroniti. Il Presidente attualmente in carica è Michel
Suleiman, eletto nel 2008 dopo un accordo di mediazione fra le varie fazioni politiche
e religiose. (R.P.)