"C'è molta stanchezza
di fronte alle parole attorno alla Siria. La sofferenza che c'è nella gente affina
il cuore e l'intelligenza. Mi sembra che la gente a questo punto abbia un sentimento
chiaro su dove si cerca un bene e su dove non lo si cerca". La testimonianza ai nostri
microfoni di una religiosa che vive da tempo in Siria: "Tutti gli sforzi che si stanno
facendo per arrivare ad un negoziato, visti da qui, ci sembra che non sempre siano
mossi dall'autentica ricerca di bene. Anche Ginevra 2 non suscita grandi
aspettative. Non voglio dare con questo una visione negativa ma esprimere il fatto
che la gente fa fatica a sperare e questa è una grande tristezza. Nello stesso
tempo c'è chi lavora per un bene, dimostrando, i siriani stessi, una solidarietà,
una capacità di vita e di forza. A livello internazionale bisognerebbe porsi le
domande giuste sulle ragioni e le soluzioni giuste, e sono pochi che lo fanno". A
sei mesi dal rapimento del gesuita P. Paolo Dall'Oglio, il ricordo di tutti i sequestrati
in Siria. "Ventidue milioni sono gli ostaggi a vario titolo nel Paese", ricorda l'inviato
de La Stampa Domenico Quirico, rilasciato dopo 152 giorni di
prigionia, che aggiunge che "il pericolo è la somalizzazione della Siria.Ginevra
2 è un'astrazione. I rivoluzionari siriani non lo sono più di fatto. Nessuno è
chi dice di essere. Io almeno ho una vita di riserva in cui mi sono rimesso, ma molti
là non ce l'hanno". (a cura di Antonella Palermo, Roberta Gisotti e Massimiliano
Menichetti)