Argentina: in migliaia alla Messa per il centenario della morte del Beato Brochero
Migliaia di fedeli provenienti dalla Valle di Traslasierras, nella provincia argentina
di Córdoba, e da varie parti del Paese hanno partecipato domenica scorsa alla Messa
celebrata in occasione del centenario della morte di José Gabriel del Rosario Brochero,
proclamato beato il 14 settembre del 2013. La celebrazione ha concluso la “settimana
Brocheriana”, un’iniziativa che da alcuni anni diffonde la spiritualità ideata dal
“prete gaucho”, vissuto tra la metà dell’Ottocento e i primi del Novecento, che veniva
così chiamato familiarmente da coloro che lo vedevano arrivare a cavallo per svolgere
il suo ministero di sacerdote con una grande attenzione in particolare per chi viveva
nella miseria o nella sofferenza fisica. La Messa è stata presieduta dal vescovo di
Cruz del Eje, mons. Santiago Olivera, che ha benedetto un busto del beato Brochero,
da questo momento anche protettore dei lavori per la realizzazione di un santuario
in suo onore e della casa di accoglienza “La Providencia”. Mons. Olivera, all’inizio
della sua omelia, ha sottolineato «il significato pasquale della vita cristiana, che
dal dolore della morte conduce alla vera gioia di conoscere la destinazione finale
dell’anima giustificata dal Signore». Inoltre, il presule ha evidenziato «la costante
presenza di Brochero nella memoria dei concittadini fino ai giorni nostri. Brochero
è morto in solitudine, malato, cieco e povero. È morto con la migliore compagnia,
sano, sicuro, con una visione ampia e ricca, perché è morto come ha vissuto, con la
gioia di Dio dentro, di Gesù amico e vicino, che ha toccato e trasformato la sua vita».
Infine, il vescovo di Cruz del Eje, nel ricordare che la diocesi vive un anno missionario
e vocazionale, ha esortato i giovani a mostrare che la chiamata alla conversione richiede
disponibilità a «seguire il Signore, e non rimanere “impigliati” nei propri desideri».
(R.P.)