A Bruxelles Barroso incontra Letta: bene l'Italia su crescita, ora le riforme
Il Consiglio d’Europa bacchetta l’Italia sulle pensioni minime, giudicate inadeguate.
Il rapporto pubblicato proprio nel giorno dell’incontro a Bruxelles tra il presidente
della Commissione europea Barroso e il premier italiano Enrico Letta. Barroso sottolinea:
Roma ha fatto passi vanti sul fronte della crescita ma deve migliorare su debito e
riforme strutturali. Servizio di Giampiero Guadagni:
Stabilità. E’
la parola chiave dell’incontro Barroso-Letta. La evoca il presidente della commissione
europea, per ribadire che in mancanza di riforme strutturali l’Italia è ancora vulnerabile
e fragile con persistenti dubbi negativi di investitori e cittadini. Barroso riconosce
il percorso fatto, ma sottolinea che la maratona non è finita. Sotto la lente di ingrandimento
in particolare il debito pubblico. Troppo alto, riconosce Letta, così come troppa
alta è la disoccupazione e troppo bassa la competitività. Il più grande nemico, dice
il premier italiano, è appunto l’instabilità. Il semestre di presidenza sarà incentrato
su crescita e lavoro e, assicura Letta, l'Italia dimostrerà di sapere guidare la Ue,
e per farlo dobbiamo avere conti pubblici in ordine e infrazioni alle normative europee
risolte. Tra le note dolenti anche le pensioni. Quelle minime sono inadeguate, sottolinea
un rapporto del Consiglio d’Europa, nel quale è anche detto che l’Italia non ha dimostrato
di aver adottato misure adeguate per combattere la povertà e l'esclusione sociale.
Altro tema affrontato: la vicenda dei due marò detenuti in India. Qualunque decisione
dell'India avrà un impatto su tutta la Ue, dice Barroso. E per Letta la solidarietà
dell'Europa è importantissima per la soluzione rapida e positiva della vicenda.