2014-01-28 12:41:45

Sri Lanka: i cristiani protestano contro l'escalation di attacchi degli integralisti buddisti


Migliaia di cristiani hanno manifestato domenica a Colombo, capitale dello Sri Lanka, per denunciare l’escalation di attacchi contro chiese e moschee da parte di gruppi radicali buddisti e per chiedere al governo di tutelare i diritti delle minoranze religiose nel Paese. Lo riferisce l’agenzia Ucan. “Difendiamo le libertà sancite dalla Costituzione: la libertà di pensiero, coscienza, religione e associazione dovrebbero valere per tutte le comunità religiose”, ha detto il vescovo anglicano Dhiloraj R. Canagasabey rivolgendosi ai partecipanti alla manifestazione riuniti nella cattedrale di Cristo Salvatore Vivente. Il vescovo ha anche ricordato le difficoltà che i genitori cristiani incontrano per educare i loro figli secondo la loro fede: molti sono infatti costretti a studiare la religione buddista che è contro i loro diritti. Nel 2013 lo Sri Lanka ha visto un’impennata degli attacchi contro le minoranze religiose, soprattutto quella cristiana, che rappresenta il 6-7% del popolazione per il 70% buddista. La maggior parte delle violenze – che avvengono nella totale indifferenza delle autorità locali – è perpetrata da monaci buddisti attraverso la chiusura forzata di chiese, atti di vandalismo e incendi dolosi, minacce e percosse a membri della comunità, nel tentativo di cacciare il cristianesimo definito “estraneo allo Sri Lanka”. Questi stessi gruppi radicali sono all’origine delle diverse proposte di legge presentate in questi anni contro le conversioni ad altre religioni. Nel 2013 si è registrato un aumento del 100% degli episodi di cui si ha notizia rispetto al 2011. L’ultimo risale ai primi di gennaio. La gravità del fenomeno è stata confermata anche dal Commissario dell’Onu per i Diritti umani, Navi Pillay dopo una visita in Sri Lanka alla fine dell’anno scorso. (L.Z.)







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