2014-01-27 19:55:42

Siria: stallo su negoziati a Ginevra. Damasco chiede più garanzie per i corridoi umanitari


La crisi siriana. Ancora una battuta d’arresto sui negoziati tra governo e opposizione in corso a Ginevra. Per il mediatore di Onu e Lega Araba Brahimi le parti restano distanti sulla transizione politica e l’apertura di corridoi umanitari in particolare ad Homs; intanto sul terreno ancora vittime, mentre è alle porte del Mediterraneo la nave Usa per il trasbordo delle armi chimiche di Damasco. Cecilia Seppia:RealAudioMP3

Posizioni troppo discrepanti sulla transizione politica in Siria e il mediatore internazionale Lakhdar Brahimi dopo aver incontrato le parti in stanze separate, ha dovuto riconoscere l’assenza di progressi anche su quello che sembrava il primo sviluppo concreto: ovvero l’evacuazione di donne e bambini dalla città assediata di Homs. Ci sono ancora troppi problemi ha detto Brahimi ammettendo che manca anche l’intesa sul cessate il fuoco e una riduzione del livello di violenza. Il nostro obiettivo ha spiegato il portavoce della Coalizione nazionale siriana è di togliere l’assedio a tappe, poi penseremo ai detenuti politici. Ma il regime chiede maggiori garanzie sui corridoi umanitari e ignora anche l’appello degli Stati Uniti che definiscono la situazione dei civili disperata. E in effetti oggi sul terreno oltre alle vittime di attacchi mirati si registra anche la morte di 4 persone per fame e stenti nel campo profughi palestinese di Yarmuk, situato nella zona sud di Damasco. Nonostante la tensione alle stelle entrambe le delegazioni hanno affermato che non lasceranno la conferenza di pace e assicurato di voler mantenere un atteggiamento positivo finchè non si aprirà la strada del governo transitorio.








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