2014-01-27 12:42:07

Rubata in Abruzzo l’ampolla del sangue di Giovanni Paolo II


Un furto sacrilego ha creato molta impressione in una comunità locale da sempre devota a Papa Wojtyla, che con la gente d'Abruzzo amava intrattenersi durante le sue numerose escursioni sul Gran Sasso. Degli sconosciuti hanno prelevato la notte tra sabato e domenica le sue reliquie, tra cui una rara ampolla del suo sangue, dalla chiesetta di San Pietro della Ienca, vicino L'Aquila. Indagano i carabinieri, e la Procura ha gia' aperto un fascicolo. Il furto - afferma all'agenzia Ansa Pasquale Corriere, ex consigliere comunale a L'Aquila e ora presidente dell'associazione culturale 'San Pietro alla Ienca', promotrice di varie iniziative attorno alle reliquie del Papa polacco che sara' canonizzato in aprile - ripropone la questione delle misure di sicurezza sulla chiesetta che, dopo un periodo di chiusura ai fedeli, di giorno è spesso aperta al culto. A scoprire il furto, ieri mattina, il parroco Jose' Obama. La speranza - aggiunge Corriere - è che i responsabili si pentano e restituiscano il maltolto, o che vengano presto individuati e arrestati. Le indagini dei Carabinieri, procedono serrate, con sopralluoghi dentro e fuori del santuario. La curia aquilana ha anche informato del furto la Santa Sede, che - fa sapere la curia - attende lo sviluppo delle indagini. Giovanni Paolo II si era recato molte volte in veste ufficiale, e altre - si dice - in segreto, nel piccolo santuario di montagna. Le reliquie erano state donate al santuario, proprio allora dedicato a Giovanni Paolo II in ricordo delle sue visite, nel 2011 dal card. Stanislaw Dziwisz. (R.P.)







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