2014-01-27 08:14:58

Ancora violenze in Iraq. Oltre 13 ieri le vittime in vari attentati


Prosegue l’ondata di violenza in Iraq. Sono 13 le persone uccise ieri - di cui 4 solo a Kirkuk per l'esplosione di autobombe. Diversi soldati iracheni sono stati catturati vicino Falluja, caduta da alcune settimane nelle mani dei combattenti legati ad al Qaeda. Il servizio di Filippo Passantino:RealAudioMP3
Da circa due settimane l’esercito sta cercando di riprendere Falluja e anche alcuni quartieri di Ramadi sotto il controllo degli insorti. Un’operazione che al momento non ha sortito alcun successo. Anzi, i combattenti antigovernativi hanno attaccato un edificio dell’esercito alla periferia di Falluja, costringendo i soldati alla ritirata. Almeno 22 soldati sarebbero stati catturati dai ribelli. Sulla gravità della situazione, Maura Pellegrini Rhao ha intervistato don Renato Sacco, coordinatore del Pax Christi, il movimento cattolico internazionale per la pace

R. - Le notizie che arrivano dall’Iraq ci scuotono. Forse, in questi ultimi anni, l’Iraq è stato dimenticato! Dimenticati i morti; dimenticate le fatiche; dimenticati i profughi; dimenticati anche i sogni di speranza di chi sta lavorando, come la Chiesa caldea, per il ritorno di chi era fuggito. Queste notizie ci chiedono una solidarietà immediata. Ventitré anni fa, di questi giorni, iniziava la prima Guerra del Golfo: questi sono i risultati della guerra!

Le vittime dall’inizio di gennaio sono 850, tre volte in più rispetto allo stesso mese del 2013.







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