Settimana importante per la riforma elettorale. Alfano: il Pd sostenga Letta. Si dimette
la ministro De Girolamo
Settimana importante quella che si aprirà oggi per la riforma elettorale. La proposta
Renzi-Berlusconi approda mercoledì all’esame dell’aula di Montecitorio. Ma è ancora
tensione all’interno della maggioranza per le dimissioni della ministro delle Politiche
agricole Nunzia De Girolamo. Il servizio di Giampiero Guadagni:
E’ una sorta
di aut aut quello di Alfano, leader del Nuovo Centrodestra e vicepremier. Che sottolinea:
il presidente del Consiglio è espressione del Pd. E allora o il Pd sostiene il Governo
o il Governo chiude. Da parte sua Alfano lancia un patto di governo di un anno con
Letta incentrato sull’emergenza lavoro. Nel mirino anche Forza Italia e il suo no
alle preferenze, tema sul quale il Nuovo centrodestra intende presentare un emendamento.
La prima replica, in modo indiretto, è di Renzi: i conservatori non mollano, resistono,
sperano nella palude. Ma l'Italia cambierà, dalla legge elettorale al lavoro. Questa
è la volta buona, scrive su twitter il segretario del Pd. Mentre il capogruppo di
Forza Italia alla camera Brunetta si dice convinto che sulla legge elettorale ci sarà
un accordo ampio altrimenti il governo cade. D’altra parte, afferma ancora Brunetta,
quando si farà la riforma si tornerà alle urne. Intanto, in chiusura di congresso
a Riccione, il leader di Sel Vendola torna a prendersela con Renzi, accusato di avere
riabilitato la figura di Berlusconi. Che proprio in questi giorni celebra i 20 anni
della sua discesa in campo. E ieri sera la Ministro delle Politiche agricoleNunzia
De Girolamo dopo le intercettazioni sull'inchiesta per la Asl di Benevento, si è
dimessa dal governo. E' infuriata con il premier Letta in quanto si ritiene offesa
"da chi sà che non ho fatto nulla e avrebbe dovuto spiegare perchè era suo dovere
prima morale e poi politico. Era in gioco la mia dignità che non è stata tutelata"
ha detto.