Negoziati a Ginevra sulla Siria, Brahimi: donne, bambini e anziani potranno lasciare
Homs
Crisi siriana. Il mediatore internazionale di Onu e Lega Araba Brahimi dopo aver incontrato
separatamente governo e opposizione a Ginevra, ha annunciato la possibilità che già
da oggi donne e bambini possano lasciare la martoriata città di Homs. Sempre – oggi
– ha detto Brahimi – sarà affrontato nei negoziati il tema della formazione di un
governo di transizione. Damasco avrebbe anche chiesto una lista con i nomi dei detenuti
politici il cui rilascio sarà al centro dei colloqui di oggi. Cecilia Seppia:
Nessuna certezza
ancora sul cessate il fuoco ad Homs, ma forse già da domani donne e bambini potranno
lasciare la città assediata dalle forze lealiste. A dirlo è il mediatore internazionale
di Lega Araba e Onu Lakhdar Brahimi che nel pomeriggio aveva sospeso la nuova seduta
di negoziati tra governo e opposizione in mancanza di un reale accordo tra le parti,
che sono state però incontrate separatamente. Stiamo ottenendo i primi risultati ha
detto Brahimi senza sbilanciarsi invece sull’apertura di corridoi umanitari. La questione
qui è più complicata vista anche l’impossibilità denunciata oggi dall’Agenzia delle
Nazioni Unite per i profughi palestinesi di consegnare aiuti a Yarmuk, uno dei quartiere
di Damasco più irraggiungibili, nonostante le rassicurazioni avute in precedenza dalle
autorità. Al centro della tornata di domani ci sarà dunque ancora il rilascio dei
prigionieri politici: decine di migliaia, compresi 2300 tra donne e minori, e poi
le suore del Convento di Santa Tecla, a Maalula, e due vescovi ortodossi come ricordato
da Brahimi.