2014-01-25 15:37:52

Cile-Perù: oggi la sentenza dell'Aja sui confini marittimi, appello dei vescovi


“Facciamo crescere la fratellanza, cammino per la pace”: è l’invito dei vescovi del Cile e del Perù ai popoli di ambedue nazioni mentre si attende il verdetto sul contenzioso marittimo sottoposto, nel 2008, al giudizio della Corte Internazionale dell’Aja. In una dichiarazione congiunta, i vescovi peruviani e cileni esortano a guardare a questa sentenza come un’occasione per rafforzare e approfondire i rapporti di cooperazione e di fiducia reciproca. “Dopo le dichiarazioni delle autorità governative di ogni nazione, abbiamo fiducia nella volontà di proseguire in un clima di serenità e di rispetto”: si legge nel documento dei vescovi che esortano i governi a rispettare il verdetto della Corte. Il documento delle Conferenze episcopali risponde alle tensioni intensificatesi nelle ultime settimane con l’avvicinarsi del pronunciamento e che lunedì prossimo metterà definitivamente fine ad una controversia territoriale risalente alla guerra del Pacifico del 1883. Il Cile allora conquistò una parte del territorio meridionale del Perù e lo sbocco al mare della Bolivia. Il messaggio dei vescovi sottolinea l’importanza di ricordare gli “innumerevoli fatti e le situazioni che hanno unito queste nazioni nell’arco della loro storia e che ancora continueranno a unirli, aldilà di qualunque demarcazione territoriale o di giurisdizione degli Stati”. Il contenzioso posto alla Corte dell’Aja riguarda un’area di circa 38 mila chilometri quadrati di mare che, secondo il governo peruviano, non sono stati regolati da un trattato di delimitazione di confini ma solo da impegni firmati nel 1952 e nel 1954 sull’attività di pesca. Il Cile non è dello stesso parere e vorrebbe mantenere lo status quo. Nonostante i buoni rapporti tra le popolazioni e il dinamico scambio commerciale e turistico nella zona di confine, il tema continua a essere molto sensibile e suscettibile di manipolazione da parte di gruppi d’interesse politici o economici. In questo contesto, i vescovi ricordano che Papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale della Pace 2014 afferma che la pace si raggiunge soltanto quando c’e un forte impegno per il bene comune e che si traduce in un mettere da parte ogni ansia di guadagno e di potere. Infine, gli episcopati del Cile e del Perù ricordano i saldi valori morali e le profonde tradizioni religiose che uniscono ambedue le nazioni in una fede che sempre è stata il migliore vincolo d’integrazione e di pace. “Invitiamo le persone e tutte le comunità cattoliche del Cile e del Perù - esortano - a pregare per la pace e la fratellanza dei nostri popoli”. (A.T.)

Ultimo aggiornamento: 27 gennaio







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