La Chiese di Cile e Perù si mobilitano in vista del verdetto dell'Aja sulla controversia che riguarda i confini marittimi

Luis Badilla Morales, Radio Vaticana

E' una questione piuttosta delicata perché l'area geogragica su cui è nato il contrasto è ritenuta dalle forze armate di entrambe le nazioni di grande rilevanza geopolitica. E sia in Perù che in Cile ci sono settori politici e sociali che hanno approfittato di questa controversia per risvegliare vecchi sentimenti di antipatia reciproca. Va ricordato che il Cile e il Perù, che aveva come alleato la Bolivia, nel 1879 si fronteggiariono in una delle guerre pù feroci degli ultimi 300 anni. Entrambe le Chiese locali si sono oggi mobilitate per creare un clima di accettazione del prossimo verdetto dell'Aja, ma invitando anche ad approfittare di questa sentenza per intensificare l'integrazione, la collaborazione e l'avvicinamento tra i due Paesi.
Cresce la tensione in Cile e in Perù dove i rispettivi governi e le opinioni pubbliche attendono con preoccupazione il verdetto della Corte Internazionale dell'Aja che, lunedì 27 gennaio, dovrà chiudere la vecchia controversia sui confini marittimi tra i due Paesi sudamericani. (Intervista a cura di Fabio Colagrande)