Marcia per la vita a Washington. Il Papa: rispettare i più vulnerabili
“Mi unisco alla Marcia per la Vita a Washington con le mie preghiere. Possa Dio aiutarci
a rispettare ogni forma di vita, in particolare i più vulnerabili”. Così Papa Francesco
nel tweet di mercoledì in coincidenza con la 41.ma Marcia per la Vita di Washington.
L'iniziativa contro l'aborto, ricorda la sentenza con cui la Corte Suprema legalizzò
questa pratica contro la vita, negli Stati Uniti, nel 1973. Il tema di quest’anno
è stata l’adozione. Elena Molinari:
Se la marcia
vera e propria è stata accorciata per il gelo, in compenso sono stati potenziati i
momenti al coperto, come due eventi organizzati dall’arcidiocesi di Washington che
hanno raccolto più di 30mila giovani. In tutto sono state centinaia di migliaia le
persone radunatesi al centro della capitale Usa per la ’March for Life’, che da 41
anni ricorda la sentenza con cui la Corte Suprema legalizzò l’aborto negli Stati Uniti.
Molti i messaggi di solidarietà arrivati da tutto il mondo, a partire da quello di
Papa Francesco che via Twitter si è unito alla Marcia con le sue preghiere. “Possa
Dio aiutarci – ha scritto il Papa – a rispettare ogni forma di vita, in particolare
i più vulnerabili". Barack Obama ha invece confermato il suo “impegno a favore del
principio secondo cui ogni donna deve essere in grado di fare le proprie scelte sul
suo corpo". Per il primo anno la marcia ha avuto una presenza massiccia sui social
media, tenendo vivo tutto il giorno il dialogo su Twitter fra chi marciava e chi pregava
nelle parrocchie, e raccogliendo centinaia di migliaia di adesioni su Facebook. Una
conferma che negli ultimi anni il volto dell’evento è ringiovanito, facendo presa
sugli under 30, determinati ad essere la generazione che abolirà l’aborto.