2014-01-23 14:35:25

Belgio. I vescovi: no all'eutanasia. Rispettare il valore della vita


Ribadiscono il no all’eutanasia e sottolineano la possibilità di morire con dignità i vescovi del Belgio, riuniti in Assemblea a Grimbergen. In una nota, i presuli sottolineano di sentirsi “fortemente interpellati” dalla proposta di legge in discussione alla Camera, relativa all’eutanasia sui minori. Un progetto che mira a estendere il quadro legale per autorizzare, in determinate condizioni, l’eutanasia sui minori previo il parere di uno psicologo che attesti la capacità di discernimento del ragazzo. Solo i minori che vivono sofferenze fisiche insopportabili e non curabili, in fase terminale, potranno, sotto la supervisione di un team di medici e con il consenso dei genitori, beneficiare dell’eutanasia che essi stessi hanno richiesto. Ma perché “legiferare in una materia così delicata?”, si chiedono i presuli, che sollevano poi cinque obiezioni. La prima riguarda “il divieto di uccidere, uno dei fondamenti della società”: “Aprire la porta all’eutanasia sui minori, invece, significa correre il rischio di estenderla ai disabili, ai malati mentali, a coloro che sono stanchi di vivere”. In pratica, scrive la Chiesa belga, significa “trasformare il senso della vita umana ed accordare il valore di umanità solo a coloro che sono in grado di riconoscere la dignità della propria vita”. La seconda obiezione riguarda l’ambito medico-scientifico: “Ci si dimentica il ruolo della sedazione per calmare il dolore e l’importanza delle cure palliative, che preparano serenamente alla morte”, notano i vescovi, ricordando quindi – come terzo elemento – la necessità di una riflessione accurata sulla morte, affinché non sia “un tabù”, ma si possa raggiungere “con dignità, rispettando il valore della vita umana”. L’obiezione successiva riguarda invece la sofferenza: è normale temerla, affermano i presuli, ma quando, malgrado tutto, essa è presente, è importante capire come affrontarla non solo per il malato, ma anche per i suoi familiari. Infine, la Conferenza episcopale belga si sofferma sulla dimensione spirituale: “Nella questione dell’eutanasia si gioca tutto il senso della vita”, scrive, e per i cristiani tale senso si ritrova nella dimensione pasquale che vede la passione, la morte e la risurrezione di Cristo. Di qui, l’invito a tutte le istituzioni cristiane affinché propongano “un approccio etico” in questo contesto. (A cura di Isabella Piro)

Ultimo aggiornamento: 24 gennaio







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