Ucraina. L'arcivescovo Shevchuk: fermate il bagno di sangue
“In nome di Dio, fermate il bagno di sangue!”. E’ l’accorato appello lanciato dall’arcivescovo
maggiore di Kyiv-Haly, Sviatoslav Shevchuk, dopo gli scontri tra polizia e manifestanti
anti-governativi nella capitale ucraina. “La violenza non è mai stata la strada per
costruire uno Stato libero ed indipendente”, afferma la guida dei greco-cattolici
ucraini in un messaggio diffuso in queste ore drammatiche per il Paese. Mons. Shevchuk
si rivolge innanzitutto alle autorità ucraine, chiedendo loro di ascoltare il popolo
e di evitare il ricorso alla violenza e alla repressione, e ai leader politici, richiamandoli
al loro senso di responsabilità. Quindi l’appello a tutti i cittadini e associazioni,
in particolare ai manifestanti, a tornare a forme pacifiche di protesta. Ai giudici
l’arcivescovo di Kiev chiede invece di giudicare gli arrestati negli scontri secondo
coscienza e verità. Infine, l’appello all’episcopato e al clero ucraini a vegliare
sui fedeli annunciando il Vangelo della pace. (L.Z.)