Mons. Laffite: l'Africa sa custodire vita e famiglia come beni comuni della società
La famiglia africana sa proteggere la vita che nasce come una valore. La convinzione
è espressa da mons. Jean Laffitte, che da ieri rappresenta a Kinshasa il Pontificio
Consiglio per la Famiglia al Congresso di tre giorni promosso dalla “Communauté Famille
Chrétienne” col titolo “La problematica dei valori della famiglia nella società congolese”.
Il presule, che ha tenuto l’intervento inaugurale, è stato intervistato da Marie
Duhamel sulle problematiche del Congresso:
R. – Le problematiche
che incontrano le famiglie nel mondo intero oggi, in una cultura individualistica
ormai diffusa, dove si dimenticano i valori familiari, sfortunatamente hanno anche
il loro influsso su tutte le società africane e in modo particolare ciò è evidente
nelle grandi metropoli, nelle grandi città del Congo come in altri Paesi africani.
Quindi, il senso della mia missione è di rispondere all’invito della Conferenza episcopale
congolese e del cardinale Monsengwo, che ha rivolto un invito ufficiale, come pure
della Comunità delle famiglie cristiane. Gli organizzatori di questo importante congresso
fanno parte dell’Università di Kinshasa.
D. – Lei vuole incoraggiare la chiesa
locale, questa comunità di Famiglie cristiane che si occupa molto della famiglia,
ma intende anche dare un avvertimento nei confronti di queste problematiche che abbiamo,
per esempio, in Europa a causa della secolarizzazione…
R. – La secolarizzazione,
ma direi anche l’introduzione di tematiche un po’ più ideologiche come l’idea del
gender, il programma di educazione sessuale nelle scuole elementari e secondarie;
programmi che sono finanziati e sponsorizzati da alcune fondazioni e organizzazioni
internazionali. Comunque, il senso della mia missione, oltre a rispondere a un invito,
è trasmettere un messaggio di speranza e di incoraggiamento, ampiamente orientato
verso il bene della famiglia, della comunione coniugale familiare, dei legami di solidarietà
fra i membri di una stessa famiglia, del ruolo della socializzazione progressiva dei
membri della famiglia attraverso l’educazione e la preparazione dei giovani a svolgere
un compito, un ruolo. La società africana favorisce e protegge alcuni valori che perdiamo
un po’ di vista in alcuni Paesi. In particolare, l’accoglienza della vita, nei villaggi,
nelle campagne e quindi il senso della vita umana, è percepito sempre come un dono
del Creatore, un dono da custodire e da accogliere con gratitudine. Si vede come la
famiglia, in senso ampio, e la società considerino le nuove vite un bene oggettivo
della società. Quindi, un messaggio di speranza e un messaggio che sarà necessariamente
realistico, per mettere in guardia contro le tentazioni dell’abbandono dei veri valori
che fondano la società africana.