Ginevra 2, il nunzio Zenari: "Pensate di sedervi al capezzale di una Siria ammalata"
"E’ tempo ormai di
girare pagina. Già il fatto che questa Conferenza si apra è un grande spiraglio, anche
se sappiamo che le difficoltà verranno nei giorni seguenti. Finora si sono parlati,
in questi tre anni, attraverso i cannoni, le mitragliatrici. La prima aspettativa
dovrebbe essere quella di arrestare immediatamente questa discesa agli inferi. E’
ora di bloccare questa valanga di morte e di distruzione e far resuscitare il diritto
umanitario internazionale". Così S.E. Mons. Mario Zenari, Nunzio Apostolico a Damasco,
esprime ai nostri microfoni, le aspettative sul summit Ginevra 2,
a cui partecipano 40 delegazioni, per trovare una via di pacificazione in Siria. L'appello
del prelato alle parti che siederanno attorno al tavolo delle trattative, dove mancherà
l'Iran, a cui l'invito Onu è stato ritirato: "Più che al tavolo delle trattative io
penso al capezzale di una Siria gravemente ammalata, al capezzale della madrepatria.
Quando si è al capezzale di una madre, la prima cosa da fare – se i figli sono veri
figli – è capire come far vivere questa madre, farle recuperare la vita e rimetterla
ancora in uno stato di salute. Direi che questo dovrebbe essere l’obiettivo principale
di queste parti in conflitto". (a cura di Antonella Palermo)