Malaysia: sulla questione "Allah", padre Andrew minacciato di morte
I cristiani devono restare forti nella loro fede, nell’affrontare gli attacchi di
gruppi islamisti sull'uso della parola “Allah” per il culto; accuse, denunce, intimidazioni
e l’atto di bruciare il ritratto di padre Lawrence Andrew, direttore del settimanale
cattolico Herald, “equivale a un attacco alla comunità cattolica”: lo afferma mons.
Murphy Pakiam, arcivescovo emerito di Kuala Lumpur, ora amministratore dell'arcidiocesi,
in una lettera pastorale dedicata ai temi della giustizia e della pace, in cui torna
sulla questione dell’uso della parola “Allah” per i cristiani. Sul capo di padre Andrew
pendono 109 denunce penali per aver sostenuto che “nel culto dei fedeli cattolici
è lecito usare il termine Allah per riferirsi a Dio” . Nei giorni scorsi, inoltre,
il sacerdote è stato vittima di pesanti minacce di morte. Nel testo della lettera,
ripreso dall’agenzia Fides, l’Arcivescovo afferma: “La Chiesa cattolica è sempre in
prima linea per la giustizia e la pace. Come cittadini, le nostre azioni sono sempre
state rispettose del diritto, garantito dalla Costituzione federale, di praticare
la nostra fede, senza interferenze e intimidazioni”. Temendo una possibile deriva
violenta, in special modo contro padre Andrew, mons. Pakiam nota. “E’ deplorevole
che alcuni gruppi vogliano organizzare grandi manifestazioni di piazza. Queste azioni
causano forte disagio, ansia e persino rabbia tra i cittadini malesi. Inoltre, l'approvazione
di tali azioni da parte di alcuni leader politici e il silenzio inspiegabile di altri
getta benzina sul fuoco, che sembra diffondersi in maniera incontrollata”. L’arcivescovo
lancia un monito alla politica e alla società: “Non possiamo accettare o tollerare
che taluni gruppi promuovano divisione, discordia e disarmonia nella società. Esorto
i fedeli cattolici a essere forti, in queste avversità, e a continuare a professare
la propria fede con coraggio e determinazione. Trovo conforto nel vedere i malaysiani
di tutte le razze e religioni unirsi a noi per la causa della giustizia e della pace”.
Ringraziando per il sostegno “di quanti stanno contribuendo a rendere la Malaysia
un luogo dove le comunità possano vivere insieme in pace, apprezzando i valori comuni
fra le religioni ma anche le differenze”, l’arcivescovo ricorda: “Come sacerdoti e
laici siano chiamati a promuovere la giustizia e la pace. Pertanto preghiamo per padre
Lawrence Andrew e impegniamoci nel dialogo, costruendo di ponti di riconciliazione,
opponendoci a chi usa la religione per dividere la nazione”. La Chiesa chiede che
le autorità “adottino le misure necessarie per prevenire ulteriori atti provocatori
di intimidazione nei confronti delle minoranze”. Infine – conclude il testo – “non
dimentichiamoci di pregare per i nostri avversari, che hanno frainteso la nostra fede,
dal momento che tutti noi preghiamo l’unico, vero Dio”. (R.P.)