Costa Rica. Appello della Chiesa per le elezioni del 2 febbraio: andate a votare
Un appello contro l’astensionismo in vista delle prossime elezioni in Costa Rica,
fissate per il 2 febbraio, è stato lanciato nei giorni scorsi dal vescovo eletto di
San Isidro de El General, mons. Gabriel Enrique Montero Umaña. “Si dice che questa
zona abbia il più alto indice di astensionismo”, ha ricordato il presule, e rivolgendosi
in particolare ai cristiani li ha esortati affinché “facciano un serio discernimento
dei candidati e vadano a votare”. Quelle che si terranno in Costa Rica – riferisce
L’Osservatore Romano – saranno elezioni per eleggere il presidente del Costa Rica,
i vicepresidenti e i membri dell’Assemblea legislativa. Per la prima volta, potranno
votare i costaricani residenti fuori dal Paese (circa 200 mila). Anche i 50 mila immigrati
con cittadinanza sono da considerare un gruppo decisivo per queste elezioni. Per sensibilizzare
la popolazione sull’importanza del voto, lo scorso novembre i gruppi pastorali della
Chiesa cattolica sono stati incaricati di promuovere incontri e dibattiti su un documento
redatto dai presuli dal titolo “Rehabilitar la Politica”. Nella diocesi di Cartago,
per esempio, il vescovo José Francisco Ulloa Rojas, ha promosso una serie di incontri
con il coinvolgimento dei gruppi parrocchiali, che si concluderanno a fine mese, volti
a spiegare i lati positivi del diritto al voto. In merito a tali incontri, il segretario
esecutivo per la comunicazione della Conferenza episcopale del Costa Rica, padre William
Rodríguez León, ha sottolineato che “tale lavoro è implicito leggendo le linee guida
elaborate dalla Conferenza episcopale in cui si afferma: ‘I sacerdoti sono la voce
dei vescovi nelle parrocchie’. Perciò, è naturale che essi contribuiscano alla promozione
delle linee guida etiche incluse nel documento”. (I.P.)