2014-01-20 08:38:28

Algeria: appello di pace di mons. Rault dopo gli scontri tra mozabiti ed arabi a Ghardaïa


“La fraternità è difficile da vivere ... siamo uomini e donne di diverse condizioni, varie culture, origini e religioni, plasmati della stessa umanità, fratelli e sorelle in Adamo ed Eva … ma questa fraternità può essere vissuta nel conflitto e nell’offesa, persino nel tradimento”: è quanto scrive nel Bollettino mensile della diocesi mons. Claude Rault, vescovo di Laghouat-Ghardaïa, in Algeria, commentando gli scontri verificatisi nei giorni scorsi a Ghardaïa tra mozabiti ed arabi. La notizia giunge anche da media locali che fanno un bilancio di oltre 200 feriti in seguito a violenti tafferugli scoppiati tra la minoranza berbera dei mozabiti e la maggioranza araba nella città di Ghardaïa. Le cause sarebbero da ricercare in divergenze sul concetto di comunità e di nazione, ma si parla anche di conflitti inter-confessionali e di giochi nazionalistici e manovre di potere. “E’ più difficile essere amici che essere fratelli o sorelle? – si chiede mons. Rault che aggiunge – se la fraternità universale è un fatto, non possiamo dire che lo sia l’amicizia … Come diventare amico di mio fratello, di mia sorella? Qui è in gioco la nostra testimonianza”. Per il vescovo di Laghouat-Ghardaïa il miglior laboratorio della vita evangelica è la vita comunitaria, ricordando che tutti apparteniamo alla grande famiglia dell’Umanità. (T.C.)







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