800 letti, 2000 pasti: Progetto Arca per i senza dimora di Milano, Roma e Napoli
800 posti letto offerti e 2.000 pasti distribuiti. E’ quanto la Fondazione Progetto
Arca Onlus riesce a fare ogni giorno per le persone senza fissa dimora soprattutto
durante l’emergenza freddo. Da Milano, attraverso Centri di accoglienza e Unità di
Strada, l’azione si è allargata nell’ultimo anno anche a Roma e Napoli. Ma si può
fare di più: per questo Progetto Arca ha lanciato fino al 21 gennaio una raccolta
fondi a cui aderire con un Sms solidale al 45506 del valore di 2 euro. Sulla situazione
italiana e sull’impegno della Fondazione Arca, Gabriella Ceraso ha parlato
col presidente Alberto Sinigallia:
R. – Con la
crisi, i numeri stanno veramente aumentando molto, soprattutto gli italiani. I numeri
nazionali parlano di 47 mila persone senza dimora, di cui 14 mila a Milano, 8 mila
a Roma, la terza città è Palermo e poi Torino, Bologna… Per cui, numeri enormi.
D.
– Che cosa si può fare? Solo aiuto materiale – pasto caldo, coperte… – o anche altro?
R.
– Il lavoro più importante lo facciamo con l’integrazione sociale. Ogni anno, dalle
50 alla 100 persone vengono reinserite: abbiamo delle aziende che assumono queste
persone.
D. – Nonostante le tante difficoltà?
R. – Sì, perché noi siamo
un po’ un garante. Ad esempio, l’Ortomercato di Milano, l’anno scorso, ha assunto
a tempo indeterminato 15 persone. Anche nella ristorazione e nelle pulizie abbiamo
inserito molte persone, che hanno un grande successo. Le persone che hanno vissuto
la povertà, hanno anche una grande volontà di riscatto.
D. – E poi ci sono
persone che, invece, l’aiuto lo prendono con più difficoltà…
R. – Per questo
quest’anno, attiveremo un inserimento diretto dalla strada alla casa, perché il passare
attraverso il dormitorio, tante volte, demotiva le persone.
D. – Quanto c’è
la "cultura dello scarto", di cui parla Papa Francesco?
R. – Sì. E’ un popolo
invisibile, ma quando riusciamo a vedere il povero questo ci cambia la vita.