2014-01-16 14:38:32

Commissione teologica internazionale: violenza in nome di Dio corrompe la religione


“Dio Trinità, unità degli uomini. Il monoteismo cristiano contro la violenza”: è il titolo del documento pubblicato dalla Commissione teologica internazionale, presieduta dal prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, mons. Gerhard L. Müller. Lo studio, elaborato in cinque anni di lavoro, è dedicato a confutare “la teoria diversamente argomentata di “un rapporto necessario fra il monoteismo e le guerre di religione”. Il servizio di Roberta Gisotti: RealAudioMP3

Si parte dalla domanda: in che modo “la teologia cattolica può confrontarsi con l’opinione culturale e politica che stabilisce un intrinseco rapporto fra monoteismo e violenza”? La risposta dei teologi – racchiusa in 40 pagine e ordinata in cinque capitoli – poggia anzitutto sulla “fede cristiana che riconosce nell’eccitazione alla violenza in nome di Dio la massima corruzione della religione” e nella convinzione “condivisa da moltissimi contemporanei, credenti e non credenti, che le guerre interreligiose, come anche la guerra alla religione, siano semplicemente insensate”.

Osservano i teologi cattolici che la nozione di monoteismo è “ancora troppo generica quando sia usata come cifra di equivalenza delle religioni storiche” – identificate come Ebraismo, Islam, Cristianesimo – “che confessano l’unicità di Dio” e criticano la “semplificazione culturale che riduce l’alternativa fra un monoteismo necessariamente violento e un politeismo presuntivamente tollerante”. I teologi indagano poi sul “rapporto fra rivelazione di Dio e umanesimo non violento”, soffermandosi quindi sulle "pagine difficili" della fede biblica, dove “la rivelazione di Dio si trova coinvolta nelle forme della violenza fra gli uomini”. E ancora approfondiscono l’evento della morte e della resurrezione di Gesù, nella chiave della riconciliazione fra gli uomini”. Per cui, “la rivelazione iscritta nell’evento di Gesù Cristo, che rende apprezzabile la manifestazione dell’amore di Dio, consente di neutralizzare la giustificazione religiosa della violenza sulla base della verità cristologica e trinitaria di Dio”.

Affrontano poi i teologi le “implicazione filosofiche del pensiero di Dio”, entrando nei “punti di discussione con l’odierno ateismo”. L’itinerario di ricerca si conclude con la certezza che “la rivelazione cristiana purifica la religione, nel momento stesso in cui le restituisce il suo significato fondamentale per l’esperienza umana del senso”. Da qui, l’invito finale dei teologi cattolici a “trattare sempre congiuntamente il contenuto teologico e lo sviluppo storico della rivelazione cristiana di Dio".







All the contents on this site are copyrighted ©.