Riparte il dibattito sulla legge elettorale. Il caso Di Girolamo divide
Le motivazioni della Consulta sulla bocciatura del Porcellum hanno riavviato il dibattito
sulla legge elettorale. La maggior parte dei partiti chiede che si torni al proporzionale.
Intanto Il Partito Democratico è in pressing sul ministro Nunzia De Girolamo. Ieri
sera, il Pd ha presentato un'interrogazione parlamentare. Giampiero Guadagni:
Il Parlamento
deve approvare subito una nuova legge elettorale, altrimenti la prossima volta si
voterà con il proporzionale. E' l'esito delle motivazioni con cui ieri la Corte costituzionale
ha motivato la bocciatura del Porcellum sottolineando però che le Camere elette con
tale sistema sono legittime e non cessano di operare. La Consulta ha dunque stabilito
che un premio di maggioranza senza una soglia ragionevole è distorsivo della volontà
degli elettori. Inoltre, le liste bloccate possono essere previste solo se corte,
l’elettore deve avere la possibilità di esprimere almeno una preferenza. Le liste
bloccate corte, infatti, sono previste dal modello spagnolo, uno dei tre messi sul
tavolo dal segretario del Pd Renzi. Quello preferito da Forza Italia. Peraltro, secondo
alcune proiezioni, l’applicazione della legge elettorale così come modificata dalla
Consulta toglierebbe ogni maggioranza al Governo Letta. Alle prese ora con l'ipotesi
di rimpasto e con la vicenda De Girolamo, il ministro dell'Agricoltura coinvolta,
ma non indagata, nell’inchiesta della procura di Benevento sugli appalti asl. Il Pd
presenta stasera una interrogazione parlamentare per chiedere chiarimenti sull'operato
del ministro, che da parte sua presenta un esposto per violazione della privacy in
relazione alle intercettazioni abusive.