2014-01-14 15:45:49

Incontro tra mons. Parolin e Kerry. P. Lombardi: Medio Oriente e Africa in primo piano


Si è svolto martedì, in Vaticano, un colloquio tra il Segretario di Stato, mons. Pietro Parolin, e John Kerry, Segretario di Stato Usa. Il capo della diplomazia statunitense è impegnato, in questi giorni, in un tour diplomatico internazionale per favorire un accordo di pace tra israeliani e palestinesi e il buon esito della Conferenza “Ginevra 2” per la pace in Siria, in programma il 22 gennaio prossimo. Sull'incontro tra mons. Parolin e Kerry, ascoltiamo la dichiarazione del direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi:RealAudioMP3

Ieri mattina il Segretario di Stato americano Kerry è venuto in visita in Vaticano e ha incontrato il segretario di Stato, Sua Eccellenza mons. Parolin. L’incontro è stato molto importante; è stato anche molto ampio, perché è durato un’ora e quaranta. Hanno partecipato, insieme al segretario di Stato americano, l’ambasciatore americano presso la Santa Sede, e tre membri dello staff del segretario di Stato; per parte vaticana, Sua Eccellenza mons. Parolin, che è Segretario di Stato, e il Segretario per i rapporti con gli Stati, Sua Eccellenza mons. Mamberti e altri due officiali della Curia competenti per gli argomenti trattati.

L’incontro è stato molto fruttuoso e molto ricco anche di contenuti. Gli argomenti principali che sono stati affrontati sono state naturalmente le questioni del Medio Oriente e in particolare la situazione siriana, in vista anche della Conferenza di pace di Ginevra che è prevista per questo scorcio del mese di gennaio. Naturalmente sono state fatte presenti le preoccupazioni e gli auspici della Santa Sede, manifestati anche nel discorso del Papa di ieri al Corpo Diplomatico: il desiderio di una soluzione pacifica del conflitto e anche l’impegno per gli aiuti umanitari per le popolazioni così provate. Poi si è affrontato anche il tema dei negoziati tra Israele e Palestina, incoraggiandone evidentemente la prosecuzione e - si spera - il buon esito.

Anche l’Africa è stata oggetto delle conversazioni. Conosciamo la situazione del Sudan, che è diventata così drammatica negli ultimi tempi: e ci si auspica che la mediazione che è in corso per un’intesa fra le parti possa giungere a buoni risultati.

Si è toccato anche il tema degli Stati Uniti e da parte vaticana si è manifestata la preoccupazione della Santa Sede, in sintonia con i vescovi americani, per i temi che riguardano i regolamenti della riforma sanitaria in rapporto alla garanzia della libertà religiosa, dell’obiezione di coscienza. Si è parlato anche del piano del Presidente per contrastare la povertà e migliorare la situazione delle fasce più povere della popolazione.

L’atmosfera è stata - come dicevo - positiva; un incontro costruttivo, importante, la cui stessa durata manifesta il significato che ha avuto.

Ultimo aggiornamento: 16 gennaio







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