2014-01-14 12:25:47

Egitto. Scontri e vittime nel giorno del referendum per la nuova Costituzione


53 milioni di Egiziani sono chiamati alle urne oggi e domani per esprimersi sulla nuova Costituzione. Manifestazioni di protesta che incitano al boicottaggio sono state indette dai sostenitori del deposto presidente Morsi. Scontri si registrano in varie parti del Paese. Massime le misure di sicurezza per difendere il referendum monitorato da 17 mila osservatori. Massimiliano Menichetti:RealAudioMP3

Una bomba, che non ha provocato vittime, ha aperto in Egitto la prima giornata referendaria. E’ esplosa in mattinata davanti a un tribunale al Cairo. Tutt’altro scenario a Beni Suef, 115 chilometri a sud della capitale, dove un giovane è rimasto ucciso in scontri tra forze di sicurezza e manifestanti filo-islamisti. Morto anche un ragazzo a Giza dove sono stati arrestati alcuni giornalisti di al-Jazeera impegnazti nelle riprese. Tafferugli si registrano in queste ore, in varie parti del Paese. E' il quadro in cui si svolge il referendum per la nuova Costituzione egiziana. Il documento bocciato dalla Fratellanza musulmana prevede tra l'altro: maggiori poteri per i militari, la sharia come fonte primaria di diritto e il divieto di costituire partiti politici basalti sulla religione, punto quest’ultimo che colpisce in particolare proprio la Fratellanza e i salafiti, che invitano al boicottaggio e alla manifestazione. Di voto come di un "dovere nazionale" parla, invece, il premier del governo ad interim, Hazem el-Beblawi. Smentita la notizia secondo cui elicotteri militari avrebbero lanciato al Cairo volantini che invitavano la popolazione a votare "sì" al referendum. Confermata invece la decisione della Commissione elettorale di aggiungere seggi per l'alta affluenza. Gli egiziani sono chiamati a valutare le modifiche apportate alla Carta fondamentale approvata nel 2012 sotto la presidenza di Morsi e sospesa dopo la sua deposizione, il 3 luglio scorso. Il 3 dicembre 2013, il testo è stato sottoposto per l'approvazione finale al presidente ad interim Adly Mansour dalla commissione di 50 membri presieduta dall'ex segretario generale della Lega Araba Amr Moussa che l'ha elaborata. Ridimensionato, nella Carta, anche il ruolo dell’università di al-Azhar che torna a non essere più tenuta a esprimere un parere sulla conformità delle leggi alla sharia. Per la componente cristiana della società egiziana la Costituzione “garantisce” in sostanza “la libertà di culto”. Massime le misure di sicurezza approntate per il referendum che coinvolge oltre 30mila seggi: più di 160 mila militari e 4.500 mezzi dell'esercito sono stati dispiegati per evitare episodi di violenza. I soldati saranno assistiti anche da 220 mila agenti di polizia più una forza di intervento rapido, composta da 200 squadre antisommossa.







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