2014-01-13 07:06:06

Un padre gesuita denuncia il traffico di bambini nel Congo


Un “gigantesco” traffico di bambini nelle città di Kikwit e Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo: a denunciarlo è il padre gesuita Henri de la Kethule che ha lanciato un appello perché le autorità pongano fine a quanto sta accadendo da almeno 9 mesi nella regione di Bandundu. Secondo quanto ha raccontato il religioso all’emittente congolese “Radio Okapi”, all’origine di questo turpe traffico, vi sarebbe un’organizzazione criminale che sfruttando il suo nome - ben noto a Kikwit per le opere di bene - convince alcuni genitori ad affidare loro i propri figli perché abbiano una vita migliore a Kinshasa, mentre in realtà lo scopo sarebbe quello di venderli al miglior offerente. Alle famiglie verrebbe infatti prospettata la sistemazione dei bambini in un fantomatico orfanotrofio aperto dal gesuita. Padre Henri de la Kethule è assai popolare per il suo impegno in ambito sanitario e da anni porta avanti una campagna volta a far conoscere una forma di anemia diffusa nella Repubblica Democratica del Congo. “Prendono due bambini alla volta – spiega padre de la Kethule a ‘Radio Okapi’ – perché questi bambini che vengono sottratti alle loro famiglie, non si sentano improvvisamente soli”. Il religioso chiede dunque alle autorità di aprire un’inchiesta allo scopo di porre fine all’orribile traffico, ma soprattutto perché i bambini vengano protetti. (T.C.)







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